L’incontro venerdì 21 aprile alle ore 16.30 nell’auditorium del Cesvot (via Fagiuoli, 3)
L’Alzheimer tra letteratura e cinema, è il tema di un convegno organizzato dall’Associazione Malati Alzheimer Livorno (AMAL) con il patrocinio del Comune di Livorno e di Cesvot che si svolgerà venerdì 21 aprile alle ore 16.30 nell’auditorium del Cesvot (via Fagiuoli, 3).
L’evento è stato presentato, a Palazzo Comunale, dall’assessore Simone Lenzi, dalla presidente del Cesvot Livorno Fiorella Cateni e da Renzo Pacini, autore del volume La Casa Popolare.
Al convegno di venerdì 21 aprile saranno presenti l’assessore Simone Lenzi che presenterà La Casa Popolare, Fiorella Cateni Presidente AMAL, nella veste di moderatrice, l’attore Giorgio Algranti che ne leggerà alcuni brani scelti e Renzo Pacini, autore che interverrà sui contenuti del suo libro e commenterà il materiale che verrà proiettato al pubblico.
L’Associazione Malati Alzheimer Livorno (AMAL) oltre ai servizi istituzionali di sportello di informazioni alla cittadinanza e attività laboratoriali di Caffè Alzheimer, cerca con eventi pubblici di sensibilizzare Istituzioni e cittadini al grave dramma dei malati di Alzheimer e dei loro familiari. In questi ultimi mesi i malati sono stati accompagnati a visitare Musei e Biblioteche cercando di stimolare la memoria residua con un approccio culturale. Molto apprezzata la proiezione del film di Ruffini “Perdutamente” del quale saranno proiettati alcuni spezzoni significativi.
La Casa Popolare, uscito a Livorno nel mese di settembre del 2022, è stato presentato più volte in città raccogliendo un grande successo grazie al quale ha varcato le mura labroniche. Questa volta è AMAL, che Renzo Pacini ha reso protagonista del suo romanzo, che ha voluto supportare l’Autore nell’opera di divulgazione del suo libro, organizzando una sua presentazione dal taglio originale. Alla malattia di Alzheimer, che occupa un parte centrale nelle vicende vissute dai protagonisti, verrà dato uno spazio speciale che si spinge oltre la mera narrazione letteraria, supportando la presentazione con riferimenti storici, scientifici, sociologici, cinematografici e letterari, che la renderanno particolarmente realistica nella sua drammatica attualità.
“La casa popolare” è un romanzo di emancipazione ambientato a Livorno, che dagli anni ’50 giunge ai giorni nostri e cerca di dimostrare come il miglioramento della condizione abitativa, reso possibile dall’imponente piano post bellico di edificazione di alloggi popolari, riuscì a modificare in modo significativo le prospettive delle persone e delle famiglie che in quegli anni poterono godere altresì dei benefici dovuti alle grandi trasformazioni sociali, a partire dalle riforme scolastiche ed i sommovimenti sociali che caratterizzarono gli anni ’60. Manlio, il protagonista, da figlio del popolo, riesce a compiere un percorso di studi e di esperienze professionali che lo porteranno a divenire un Neurologo di fama nazionale. La scelta dell’indirizzo di studi che verrà chiamato a compiere verrà influenzata fortemente dalle sorti infauste toccate a un suo maestro di vita colpito dalla Malattia di Alzheimer, a cui da laureando in medicina dovrà assistere impotente. A questa, allora poco conosciuta malattia, deciderà di interessarsi con grande passione per tutto il resto della sua vita di studente e professionista e anche oltre.
Renzo Pacini nel narrare le vicende umane dei protagonisti ha voluto sottolineare come negli anni la sensibilità verso questa tragica malattia sia fortemente cresciuta, si sia dimostrata adeguata alla sua gravità individuale e sociale, mettendo in luce come istituzioni, volontariato e semplici cittadini vi stiano ponendo grande attenzione e come anche il mondo artistico abbia dato e stia dando il proprio contributo. Il più recente, quello di Paolo Ruffini, con il suo film Perduta-Mente, Di questo film e di altri veri pilastri della vasta filmografia che ha per tema la malattia di Alzheimer (“Still Alice” di Richard Glatzer, “Una sconfinata giovinezza” di Pupi Avati) verranno proiettati alcuni spezzoni.
Anche il mondo della letteratura ha mostrato interesse alla malattia di Alzheimer e di alcune opere si farà cenno (“Io non ricordo” di Stefan Merrill Block, “Infinito Presente” di Flavio Pagano), per poi entrare più da vicino nelle vicende di Nestore e Manlio di cui Renzo Pacini parla ne La Casa Popolare.
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