Operatori di strada, il corso gratuito per operatore di strada, entro il 29 marzo le iscrizioni. 60 ore fino a giugno rivolto a persone dai 16 ai 30 anni, da formare per la prevenzione del disagio giovanile
Scadono il prossimo mercoledì 29 marzo le iscrizioni a un corso gratuito di formazione per operatori di strada, rivolto a persone dai 16 ai 30 anni e condotto da esperti delle associazioni del terzo settore, del Segretariato Sociale del Comune, dell’Asl, della Prefettura.
Il corso è la prima e principale attività dell’ampio progetto #Saiassai, che il Comune di Livorno ha presentato in risposta all’Avviso della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Antidroga, e da essa finanziato (9° per importanza in Italia), per la selezione di progetti per la promozione, il coordinamento ed il monitoraggio sul territorio nazionale di attività di prevenzione, sperimentazione e contrasto all’incidentalità stradale alcol e droga correlata.
Il corso, 60 ore articolate in 2 incontri a settimana che si svolgeranno fino alla fine di giugno a Villa Fabbricotti (il lunedì ed il mercoledì), dalle 16.00 alle 19.00, è teso a formare appunto l’Operatore di strada, figura che lavora a contatto con i giovani, incontrandoli direttamente nei luoghi di ritrovo, che svolge attività di promozione del benessere giovanile, come antidoto al disagio, legato in particolare all’abuso di alcool e droghe correlate. Questi gli argomenti:Lavoro di strada: nuovi contesti sociali dei giovani, Il lavoro di rete: risorse e servizi, Tecniche di comunicazione e nuovi media , Codice della strada, reati, sostanze stupefacenti e ruolo delle forze dell’ordine, L’operatore di strada.
Sarà data la possibilità di collaborare in rete con i soggetti del territorio impegnati in attività a carattere sociale ed educativo e promuovendo più in generale l’empowerment della comunità locale.
Per maggiori informazioni e iscrizioni: https://www.comune.livorno.it/sociale/progetto-saiassai
Come illustrato nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Comunale dalla vicesindaca con delega ai Giovani Libera Camici e dall’assessore al Sociale Andrea Raspanti, si tratta appunto della prima e più significativa attività di un vasto progetto, denominato #Saiassai, che vede a fianco del Comune un’ATI composta da soggetti del terzo settore che, a seguito della procedura di co-progettazione ai sensi del D.Lgs.117/2017, hanno presentato un progetto esecutivo comune: Capofila Soc. Coop. Cuore Liburnia, Centro Mondialità Sviluppo Reciproco, Associazione Orto degli Ananassi APS, Associazione Progetto Strada APS, Il Sestante Solidarietà ODV, Diecidicembre – Arci ragazzi Livorno ASD – APS, Associazione Nesi Corea ODV, Alcat_Associazione livornese dei club alcologici territoriali, Arci comitato territoriale Livorno APS, Linc Scs Onlus e Associazione Culturale Vertigo in collaborazione con la casa di produzione video Phrones e Pizero Design Software Boutique S.r.l.
Insieme ai partner il Comune di Livorno ha sviluppato questo progetto, finalizzato all’accrescimento dell’efficacia delle strategie di informazione sulle conseguenze dell’utilizzo di sostanze psicoattive, con particolare riferimento al rischio di incidentalità stradale.
Oltre al corso, sono previste varie attività, rivolte ai giovani tra i 12 e i 25 anni, tese ad le conoscenze e le competenze dei destinatari attraverso il ricorso a linguaggi e a strumenti quali social e APP per la diffusione e conoscenza di messaggi educativi, attività di prevenzione in strada in accordo con i luoghi della movida della città di Livorno.
Utilissimi alla realizzazione del progetto i dati livornesi dello studio Espad, presentati dall’Istituto di fisiologia clinica del Cnr (che ha sviluppato un nuovo strumento di data explorer che contiene oltre vent’ammi di dati relativi al consumo di sostanze, abusi e comportamenti a rischio tra gli studenti di 15-16 anni in 40 paesi europei. Il portale è liberamente consultabile al link https://data.espad.org
Livorno, secondo rilevazioni effettuate in tutte le scuole superiori, ha esposto la dottoressa Sabrina Molinaro del CNR di Pisa – Istituto di Fisiologia Clinica, vanta purtroppo alcuni tristi primati: è nel 2022 maglia nera per incidenti stradali di giovani (20% mentre il dato toscano è del 12% e italiano dell’8%).
L’11,4% (l’8,3 minorenni) hanno detto di aver guidato dopo aver consumato alcol e stupefacenti e sono il doppio rispetto al resto d’Italia.
Le ragazze si stanno uniformando al dato dei maschi per il consumo di alcol e droga.
#SAIASSAI – ha specificato l’assessore al Sociale Andrea Raspanti – è un progetto che mira sostanzialmente a realizzare una politica di consapevolizzazione e quindi di contrasto all’uso delle sostanze psicoattive e all’incidentalità stradale che coinvolga direttamente i giovani, che sia fatta dai giovani per i giovani. L’obiettivo è quello di arrivare a formare una nuova consapevolezza e una nuova generazione di operatori di strade fisiche e digitali.
È un progetto ispirato dagli stessi obiettivi, dalla stessa logica che hanno ispirato il consiglio dei giovani e l’apertura, a partire dai 16 anni, della possibilità di candidarsi ai consigli di zona che sono in via di istituzione, cioè quell’idea di superare quello scarto culturale per cui noi tendiamo a vedere nei giovani un oggetto di studio anziché una polarità in un rapporto dialogico.
Vicesindaca Libera Camici
“Quando abbiamo analizzato i risultati dello Studio ESPAD ci siamo resi conto che c’era bisogno di provare a mettere in campo una progettualità che potesse far capire ai giovani quanto possa essere effettivamente pericoloso abusare delle sostanze psicoattive e dell’alcol.
L’opportunità di questo bando ci ha permesso di mettere in piedi questo progetto che, ricordiamo si è classificato nono a livello nazionale, segno evidente di un progetto ben strutturato e che ha con sé degli elementi da attenzionare. Anche questo progetto vede come beneficiari, ma anche come protagonisti delle azioni che verranno messe in campo, i giovani.
È importante e fondamentale che possano essere i ragazzi ad acquisire le competenze e che potranno essere i ragazzi stessi ad essere protagonisti per divulgare informazioni e coinvolgere gli altri ragazzi.
Concludo con un appello ai nostri ragazzi affinché possano cogliere l’opportunità di questo corso perché sarà un’opportunità che poi potranno spendere anche nel futuro oltre ad essere naturalmente i protagonisti di questa fase di sperimentazione di progetto sul campo”