di Giorgio Billeri
CHIUSI: Renzi 22, Criconia 10, Ceparano 6, Rasio 8, Raffaelli 5, Chapelli, Gravaghi 8, Fazioli 8, Ius, Fall 3, Longetti, Balducci.
PIELLE: Cepic 2, Leonzio 14, Venucci 14, Klyuchnyk 9, Del Testa 9, Lucarelli 3, Hazners 3, Vedovato 7, Bonacini 6, Campori 7, Cavaliere, Sinagra.
Volete una domenica tranquilla? Passeggiate sul mare, non tifate Pielle. L’ennesima partita spaccacuore, da reparto di cardiologia. Ma alla fine i giochi sono..Chiusi: i biancazzurri nel finale piazzano una zampata di puro carattere, di attributi. Ritrovano per incanto i giusti meccanismi in difesa, alzano il ponte levatoio e la San Giobbe va a sbattere contro i bastioni. Una vittoria che garantisce un traguardo, i playoff, che ad inizio stagione sembrava il minimo sindacale ma che poi si era terribilmente complicato in una stagione regolare fatta di malasorte e qualche errore di valutazione. Ma alla fine tutto è bene quel che finisce bene, anche se con enorme fatica.
Partita scorbutica, complicata. La sgasata della Pielle alla metà del primo quarto è una dolce illusione per i trecento arrivati da Livorno. Due triple di Del Testa e un paio di canestri di purissimo talento di Bonacini, il Comandante ritrovato, issano i biancazzurri a più sei (13-19). Chiusi, dopo l’inizio da Nba del totem Renzi, mani di velluto e mobilità limitata (16 punti nel solo primo tempo, la reincarnazione di Larry Bird) vede il canestro piccolo come una moneta da due euro. Pia illusione, appunto: la Pielle inizia a pasticciare, perde un paio di palloni da teatro dell’assurdo. E la San Giobbe, che non è uno squadrone ma in attacco ha solisti di livello, pian piano torna in partita. Turchetto ha dieci-titolari-dieci, troppa grazia dopo una serie fantozziana di infortuni, e spalma il minutaggio su tutto il roster. Klyuchnyk trova anche una tripla, Lucarelli colleziona falli e viaggi in lunetta, Del Testa è in partita, Venucci trova un paio di jump pulitissimi. Ma manca il colpo del ko, quello che può mettere la partita sui binari piellini: Chiusi, zitta zitta, riprende la partita in mano con i canestri di Criconia e Ceparano. Insomma, è pane duro, come sempre in questa stagione fatta di paradossi: negli ultimi due minuti del primo tempo la formazione di casa cattura cinque (!) rimbalzi d’attacco in mezzo alle statue di sale in maglia biancazzurra: all’intervallo lungo è 40-34 mentre Herons conduce sulla Luiss: sentivate la nostalgia dell’ennesimo psicodramma? Eccovi serviti.
Un’angoscia senza fine, questa partita. Come un velocista sul Mortirolo, la Pielle si alza sui pedali, soffre l’inenarrabile, suda, sbuffa e e riesce a impattare sul 45-45, ma ancora una volta, al momento di tentare lo strappo, arrivano due palle perse di banalità unica e Chiusi scappa ancora sul più 5. Una fiammata di Leonzio, fino a quel momento vittima di se stesso, riporta la Pielle in linea di galleggiamento all’ultimo tempino (54-52), mentre Herons continua a condurre sulla Luiss Roma e a questo punto sarebbe ai playoff da sesta. Anche occhi di ghiaccio Hazners si iscrive alla partita con una tripla, poi Vedovato da sotto e Pielle a più tre tra i cori dei trecento. Triplone di Del Testa e nuova illusione sul più 4, due triple fantascientifiche di Renzi, come non detto. Finale spaccacuore, e ti pareva. Venucci porta a lezione la difesa di Chiusi, Pielle sul più 3 (69-72) a 14 secondi dalla fine. Chiusi ha l’ultima palla, l’ultimo tornante del Mortirolo. Doppio errore dei locali dalla linea dei 6,25, ma solito rimbalzo d’attacco. Criconia fa uno su due ai liberi. Fallo su Cepic a rimbalzo, la chiude il montenegrino dalla lunetta. Pielle ai playoff, al quinto posto. Sarà dolce il ritorno a casa per i trecento. Lo meritavano.
Foto:Simona Marzi