Bonacini 6,5: Un fattore, finchè non si accende la spia rossa della benzina. Ritmo, assist, ingelligenza. Ma difendere su un satanasso come Chiarini costa energie, il 4/12 al tiro non è da professore.
Leonzio 6,5: Il ventello non se lo fa mancare, ha le mani di seta e il fisique du role del grande cannoniere. L’impressione però è che la squadra lo cerchi sempre in emergenza e che il bomber romano divenga troppo spesso l’ultima speranza. 6/13 dal campo, immacolato ai liberi, ma non basta.
Venucci 6,5: Fino al terzo quarto, quando la barca va, le sue quattro triple incendiano la curva piellina. Poi anche lui paga la stanchezza e nel finale il canestro diventa piccolo come una moneta da due euro.
Donzelli 5,5: Vorrei ma non posso. La sua fisicità da lungo atipico poteva incidere come un bisturi della carne vikva della Gema, perchè Bedin e Di Pizzo sono più lenti. Ma non ne approfitta: ol’1/7 al tiro grida vendetta.
Vedovato 5: limitato dai falli, si perde nella tonnara dell’area colorata. Non bastano i sette rimbalzi per l’assoluzione.
Del Testa 5: sbaglia triple aperte, e alla fine si perde nel finale malinconico .
Campori 5: si sbatte in difesa e qualcosa combina, in attacco non si vede.
Cepic 5: un canestrone, un lampo nel grigiore. Si sbatte, è vero, ma potrebbe essere un fattore e ancora, in questa stagione, non lo è stato.