E’ in pieno svolgimento, da oggi e sino a domenica 29 alla piscina del Foro Italico a Roma, la 61ima edizione del prestigioso Trofeo Settecolli a cui sarà presente, anche quest’anno, la TDS-Toscana Disabili Sport di Livorno coi suoi atleti paralimpici di punta.
Ancora una volta l’emozionatissimo presidente Maurizio Melis combatte tra l’entusiasmo e la pragmaticità che l’ha sempre contraddistinto: “Lo affermo sin dalla fondazione della mia associazione: per questi ragazzi già partecipare ad una gara è un successo, al di là dei risultati tecnici. Hanno dovuto e debbono quotidianamente superare grandi ostacoli per gli allenamenti, per lo studio o il lavoro, per le cure e l’attenzione dovute alla loro disabilità. Quando vedo i loro nomi e il nome della Toscana Disabili Sport sui ledwall dei campionati o di queste prestigiose manifestazioni o, come in questo caso, sulle dirette RAI il mio cuore è gonfio d’orgoglio“.
Chi da sempre cura l’aspetto tecnico dei nuotatori labronici è l’allenatrice Eleonora Bologna, che anche in questa occasione accompagna gli atleti della TDS. “Essere presenti anche quest’anno alla più importante manifestazione italiana di nuoto è un’immensa soddisfazione. Per me, ovviamente, perché mi ripaga dei tanti sacrifici necessari per seguire questi ragazzi, ma in primis per loro, e ogni volta non posso non pensare che senza la TDS e la lungimiranza di chi sta portando avanti questo progetto dal 2016 non potrebbero avere queste soddisfazioni“.
Quindi i risultati non contano? “Certo che sì! – esclama Melis – Intanto diciamo che ai Settecolli non si arriva per pietismo o roba del genere. La FINP (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico – ndr) convoca gli atleti in base ai risultati, ricordiamoci che prima che persone con disabilità questi sono atleti, con la A maiuscola. Essere qui oggi significa che i ragazzi si sono impegnati e lo dimostrano i piazzamenti ai campionati italiani e i record di cui sono in possesso“.
E, a proposito di record, esordio col botto per Sofia Gagliardo Gurrieri. Ed era “solo” la batteria di qualificazione dei 50 delfino… “Non riesco più a commentare – risponde Bologna –. Sofia 42.60 record juniores per la sua categoria, penso non se lo aspettasse neanche lei. Questo non fa che dimostrare che, prima di tutto, questi atleti meritano di essere qui, e successivamente che loro stessi ‘sentono’ la responsabilità di dare il tutto per tutto per ricompensare la società a cui appartengono e l’orgoglio di portare il colore amaranto sempre più in alto“.
Ed è solo l’inizio…