Il tecnico della LL parla alla viglia della delicatissima trasferta in casa della sua ex squadra
A due giorni dalla trasferta di Piombino prende la parola l’allenatore della Maurelli Libertas Livorno 1947. Per Andreazza, quella di Pasqua sarà un domenica sui generis, visto che in passato ha allenato la squadra del Golfo per tre stagioni: “Per me è una partita particolare. Ho trascorso tre anni a Piombino. Ho contribuito a far crescere la struttura, ho ottenuto buonissimi risultati, ho instaurato rapporti di amicizia dentro e fuori dal campo per cui è ovvio che non sarà una giornata come le altre. Tuttavia, ricordi ed emozioni dovranno svanire alla palla a due perché dovremo essere concentrati per portare via questa partita”.
La squadra si è allenata bene. La vittoria con Empoli ha riportato un po’ di sereno, non che non ce ne fosse, ma quando vieni da due brutte prestazioni in trasferta in fai fatica a esprimerti e non riesci a mettere sul camp ciò che provi in settimana, un minimo di sconforto può venire.
Dobbiamo giocare con lo spirito con cui i nostri tifosi sono venuti nelle ultime trasferte. Servono attaccamento maglia, voglia di lottare, di buttarsi su tutti i palloni. Ecco: quello deve essere lo spirito con cui giocare a Piombino. Se la mettiamo solo sulla tecnica e sull’aspetto tattico potremmo avere buttare sorprese. La Solbat è forte, per svariati motivi non ha reso al meglio e con continuità, ma per potenziale, tenacia, qualità ed esperienza potrebbe essere sopra l’attuale posizione in classifica. Ha sette/otto giocatori di alto livello. Sanno che per loro la partita con la Libertas se non è l’ultima spiaggia è comunque una tappa importante per toglierci dal ‘minispettro’ dei playout e provare a tenere viva la speranza dei playoff.
Sarà una partita nervosa che si deciderà sul filo del rasoio e che noi dobbiamo affrontare con il coltello tra i denti”.