Due settimane trascorse a meditare su ciò che è successo sul campo del Ghiviborgo. La solenne promessa alla piazza: mai più. E la voglia di riprendere il vizio di vincere. Sempre e comunque. A prescindere dall’avversario che c’è di fronte. Il Livorno è pronto a rituffarsi nel clima campionato. Lo farà domani alle 14.30 contro il Poggibonsi. In caso di vittoria gli Amaranto si avvicinerebbero in modo pressoché decisivo alla promozione in serie C. Ciò che serve, però, è una prestazione convincente che sia in grado di far dimenticare la scoppola del 9 marzo. Durante queste due settimana Paolo Indiani ha tenuto tutti sulla corda. E non poteva essere altrimenti. La squadra ha fame di riscatto e di certo per i giallorossi della val d’Elsa, domani si prospetta una domenica complicata.
La lezione di Piano di Coreglia, però, è servita perché ha fatto capire alla truppa amaranto che in questo campionato non è il caso di sottovalutare alcun avversario. Men che meno questo Poggibonsi che all’andata (nel giorno del grave inforunio di Capparella) nella ripresa fece pensare e non poco il Livorno che nel primo tempo si era portato sul 2 a 0.
Formazione: Indiani come sempre non fa intendere nulla anche perché fin qui ci ha abituato alle sorprese. A questo giro, però, scottato dall’esperienza-Ghiviborgo, è probabile che il tecnico di Certaldo si affidi alla formazione migliore, quella con Cardelli in porta, Risaliti e Brena centrali di difesa, Hamlili e Bellini cinture di sicurezza del centrocampo. Poi ci sarà da fare la conta per le quote da utilizzare (Marinari pare certo della maglia da titolare) e degli attaccanti, ma qui (tranne l’infortunato Gucci) c’è l’imbarazzo della scelta.