Dopo 7 ko di fila gli Umbri tonano in vita proprio contro gli Amaranto
La maledizione del ‘Curi’ continua. Qui 27 anni fa il Livorno vide sfumare la promozione in B nella celebre finale playoff con la Cremonese. Qui non vince da 55 anni. Qui riporta tra i vivi una squadra in rottura prolungata da sette settimane e con la paura che le morde le caviglie. La sconfitta è pesante. Molto pesante, perché per 50′ la squadra aveva tenuto il campo – pur rendersi troppo pericolosa – e gli altri avevano fatto ancora meno. Molto pesante anche per la classifica che fa paura. E’ un lunedì amaro. Amarissimo.
Squadra che vince non si cambia. Così Formisano ripropone gli undici che sabato 18 ottobre hanno sconfitto la Sambenedettese. In casa Perugia, le sette sconfitte consecutive hanno prodotto il secondo ribaltone in panchina e contro gli Amaranto debutta l’idolo Tedesco.
Il Livorno è intraprendente. Al 13’ Dionisi dal limite alza con il sinistro. Al 23’ c’è Cioffi si incunea in area umbra e finisce giù dopo uno scontro con Angella. Per l’arbitro Frasynyak dapprima è calcio di rigore. Poi dopo aver consultato l’FVS richiamato da Tedesco, cancella (giustamente) il penalty che non c’era. Livorno vicino al gol al 44’ con un colpo di testa di Biondi che stacca in mezzo all’area per correggere una punizione-cross di Peralta: Gemello respinge. Al 47’ il Livorno rischia su un contropiede a tutto campo del Perugia che riparte addirittura da un calcio d’angolo per gli Amaranto e con 5 passaggi va in porta, ma Megelaitis calcio di mancino sull’esterno della rete.
Nella ripresa il neoentrato Panaioli (al posto di Marchesi) ruba palla a metà campo e si invola verso la porta. Il Livorno è in situazione di 2 contro uno, ma Panaioli anziché servire il solissimo Dionisi sceglie l’opzione dell’azione personale che non sortisce effetto alcuno. E sul capovolgimento di fronte Kanoute trova un gol fortunoso: destro dal limite di Kanoute che colpisce il palo, carambola su Seghetti e finisce in porta. In cre di bi le !
Formisano inserisce Di Carmine per Biondi e Odjier per Hamlili. Di Carmine ha un paio di chance. Una di testa, l’altra su un lancio dalle retrovie, ma nel primo caso alza sulla traversa, nel secondo non riesce a scavalcare Gemello. Gol sbagliati, gol subito. Antoni perde palla sul lato corto dell’area di rigore. Il Perugia manda al tiro dal limite Bartolomei con il pallone che passa sotto le gambe a un difensore amaranto. Seghetti respinge come può e Montevago (che non segnava da quasi sette mesi) in tap in fa 2-0 al 25’. Ed è tristezza pura. Al 36’ Montevago colpisce il palo da zero metri e legittima il doppio vantaggio dei padroni di casa. Il Perugia non vinceva qui dalla scorsa primavera. C’era solo da aspettare la generosità del Livorno.
erugia (4-3-3): Gemello; Tozzuolo, Riccardi, Angella, Giraudo; Megelaitis, Bartolomei, Giunti; Manzari (79′ Calapai), Montevago (83′ Bacchin), Kanoute (75′ Ogunseye). A disposizione; Moro, Vinti, Yabre, Joselito, Dell’Orco, Terrnava, Dottori, Tumbarello, Broh, Torrasi, Giardino, Nwanege. All. Tedesco
Livorno (4-2-3-1): Seghetti; Mawete (83′ Gentile), Monaco, Noce, Antoni; Hamlili (63′ Odjer), Marchesi (46′ Panaioli); Biondi (63′ Di Carmine), Peralta, Cioffi; Dionisi (74′ Panattoni). A disposizione: Tani, Ciobanu, Nwachukwu, Malva, Ghezzi, Calvosa, Haveri, Marinari, Bonassi, Baldi. All. Formisano
Arbitro: Maksym Frasynyak della sezione di Gallarate
Reti: 54′ autorete Seghetti, 70′ Montevago
Note: angoli 1-3; ammoniti Hamlili, Riccardi, Marchesi, Calapai; recupero 5’+4′











