Sopra di 8 a 7′ dal termine, gli uomini di Andreazza pasticciano nel finale e cedono il passo
Una brutta Libertas cede il passo alla Gema Montecatini in un derby che conferma un’antica regola dello sport: per vincere non basta la superiorità tecnica se la partita viene farcita di errori e distrazioni. E dire che gli amaranto – ancora privi di Fantoni e con Ricci a mezzo servizio per una botta a un ginocchio rimediata in settimana – avevano approcciato bene la gara (10-18 dopo 8’ telecomandati da SuperForti). A Gema però sono bastati un paio di giri di lancetta per ribaltare tutto con un break di 11-0. A quel punto la sfida si è fatta difficile con i Termali (senza Salvoldelli, uomo dai polpastrelli dorati) che sono andati in fiducia. La LL invece faticava in difesa (alla fine saranno 9 i rimbalzi offensivi concessi ai rossoblù e innumerevoli i canestri facili incassati) e in attacco spesso non costruiva nulla prima di 14.15”. Eppure, nonostante la serata opaca gli amaranto con un buonissimo terzo quarto – questo sì condito da una difesa all’altezza – sono saliti in sella alla partita fino al +8 del 33’ dopo l’ennesima tripla di Forti. A quel punto esperienza a talento avrebbero dovuto scolpire il segno 2 sul match. Ma la Libertas si è di nuovo addormentata in difesa (concesso un clamoroso 4/4 a Infante), e si è fatta risucchiare. A 56” dalla sirena l’episodio decisivo. Una preghiera di Neri, che marcato da otto metri ha lanciato in aria il Molten che però si è appoggiato sul tabellone e infine è entrato. Gemma a +1 (69-68), ma finale ancora da scrivere. Non per questa Libertas che ha sbagliato con Fratto il tiro del sorpasso, ha incassato due liberi sul fallo sistematico, ha fatto 1 su 2 con Lucarelli dalla linea della carità, ha sperato dopo uno 0 su 2 sempre ai liberi, di Gema e si è vista sputare dal ferro la tripla della vittoria di Saccaggi. Giusto così. La fortuna (il riferimento è alla casuale tripla di Neri) aiuta gli audaci e non sorride a chi non esprime una considerevole percentuale del proprio talento. La sconfitta servirà da lezione alla squadra che non dovrà più incappare in distrazioni specie su campi ampiamente alla portate come questo di Gema Montecatini. Da segnalare sugli spalti lo striscione che i tifosi hanno dedicato al ricordo delle vittime della Moby Prince con su scritto #iosono141. Presente in curva Sergio Romboni dell’Associazione Moby 140. Continua l’abbraccio dei tifosi amaranto ai familiare delle vittime di questa strage ancora senza un perché e senza un colpevole a 31 anni di distanza.
Gema Montecatini – Maurelli Group Libertas Livorno 71-69 (17-18, 40-36, 51-57)
Gema Montecatini: Lorenzo Neri 19 (3/4, 3/4), Tommaso Molteni 13 (6/13, 0/0), Fernando luis Marengo 11 (3/3, 1/3), Luca Infante 8 (4/4, 0/1), Luca Digno 6 (1/3, 1/3), Filippo Guerra 6 (2/4, 0/1), Bruno giuseppe Duranti 4 (2/4, 0/7), Paolo Zanini 4 (1/2, 0/1), Christian Ghiarè 0 (0/0, 0/0), Federico Rinaldi 0 (0/0, 0/0), Riccardo Albelli 0 (0/0, 0/0), Jacopo Cellerini 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 12 / 17 – Rimbalzi: 32 7 + 25 (Fernando luis Marengo 7) – Assist: 12 (Tommaso Molteni 4)
Maurelli Group Libertas Livorno: Francesco Forti 17 (4/5, 3/4), Francesco Fratto 14 (7/12, 0/2), Jacopo Lucarelli 11 (5/6, 0/3), Andrea Sipala 11 (3/4, 1/2), Andrea Saccaggi 9 (3/9, 1/2), Antonello Ricci 7 (0/4, 1/2), Andrea Bargnesi 0 (0/1, 0/0), Gianni Mancini 0 (0/2, 0/0), Federico Madeo 0 (0/0, 0/0), Tommaso Fantoni 0 (0/0, 0/0), Tommaso Bruci 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 7 / 12 – Rimbalzi: 26 5 + 21 (Francesco Fratto 11) – Assist: 9 (Francesco Fratto 3)