Ci siamo. E mai la prima parola di questo articolo di presentazione della stagione del Livorno è stata più azzeccata: Ci. Come la categoria che – al minimo sindacale – spetta alla maglia amaranto. Si comincia con il Trestina, dopo il rinvio della partita di domenica scorsa con il Follonica a causa del maltempo. E sinceramente, dopo tante parole, le amichevoli ‘contauntubo’ e le mille voci di mercato, siamo felici che domani inizi il campionato. Volete mettere? Le partite vere, il pathos dato dalla spasmodica ricerca dei tre punti. La voglia di dimostrare sul campo che un allenatore come Paolo Indiani ce l’ha solo il Livorno. E che questa squadra può primeggiare in questo benedetto (o maledetto?) girone E di Serie D. Domani – dopo una vita – tornerà in amaranto Federico Dionisi. L’attaccante di Cantalice potrebbe partire dalla panchina per poi entrare in corso d’opera. Di certo lui – insieme ad Andrea Luci – è il giocatore più rappresentativo del Livorno. L’uomo a cui aggrapparsi nei momenti di difficoltà. Lo abbiamo conosciuto che era poco più che un ragazzo. Adesso è un uomo. Esperto e forte, in grado di fare la differenza in questo campionato di dilettanti. Già: basta. Quello che inizia domani è il quarto campionato consecutivo che vede il Livorno tra i dilettanti: fratumati tutti i record negativi. Ecco. E’ arriva il momento di iniziare la scalata. Con le prime spallate da dare in una settimana. Sì. perché dopo tanto digiuno, nei prossimi giorni faremo scorpacciata di calcio amaranto. Domani il Trestina, mercoledì il recupero di Gavorrano e infine la trasferta con la Fezzanese domenica prossima, che sarà giocata a Seravezza. Coraggio Livorno. CrediamoCi.