Una data storica con eventi importanti nel 1920, 1935, 1987 e 2009
C’è chi sostiene che nella vita ci siano alcuni giorni storici e che il resto faccia volume. Ecco: il 20 giugno per chi ama il Livorno appartiene alla prima categoria.
Il 20 giugno infatti – negli anni – si sono verificati eventi indimenticabili. Procediamo con ordine
20 GIUGNO 1920: finale scudetto Inter-Livorno. Si gioca a Bologna. I nostri sullo 0–0 falliscono un calcio di rigore connn il 18enne Magnozzi. L’Inter – in superiorità numerica per l’infortunio occorso al terzino amaranto Innocenti I, costretto ad uscire al 29′ — segna 3 reti sul 3-0 si va al riposo anche se sulla terza marcatura grava l’ombra di un netto fuorigioco. Nella ripresa Mario Magnozzi suona la carica. Stampa una doppietta e nel finale Iacoponi si divora il gol del pareggio.
20 GIUGNO 1935: nasce Armando Picchi e tanto basta. Oggi Armandino compirebbe 90 anni. Più dell’elenco dei suoi successi (Coppe dei Campioni e Intercontinentali con la Grande Inter) di lui – come esempio plastico di livornese verace – vogliamo ricordare questa frase: “”La prima volta che ho indossato la maglia del Livorno, mi sono sentito nudo perché la mia pelle è amaranto”.
20 GIUGNO 1987: Stadio Ardenza. 20mila tifosi sugli spalti. Gara di ritorno della finale di Coppa Italia di serie C, Livorno-Campania. All’andata successo dei Biancorossi per 1-0. 38 anni fa le reti di Casilli, Susi e D’Agostino regalano la Coppa agli Amaranto. Coppa Italia issata verso il cielo da Capitan Maurizio Manetti
20 GIUGNO 2009: Stadio ‘Armando Picchi’. Gara di ritorno della finale playoff di serie B contro il Brescia. Dopo il 2-2 dell’andata i gol di Tavano, Diamanti e Bergvold riportano – dopo un anno tra i Cadetti – il Livorno in serie A, dove merita di stare
A chi c’è e a chi indosserà la maglia del Livorno l’onore e l’onere di scrivere altre pagine di storia. Che sia il 20 giugno o no, questa maglia – di un solo colore – deve tornare nelle categorie che le competono.