Trasferta insidiosa per il Livorno che – senza l’ausilio dei tifosi a cui il Prefetto della Provincia di Roma ha vietato di seguire la squadra – oggi alle 14,30 scendo sul campo dell’Ostia Mare. Attenzione: la squadra laziale naviga nella pancia della classifica, ma in estate è stata costruita per stazionare nelle parti altissime della classifica. All’Anco Marzio di Ostia Lido il Livorno troverà tutta una serie di vecchi amici. Il patron del club capitlino, infatti è Daniele De Rossi che non ha tutto questo bisogno di presentazioni. L’allenatore invece è Minincleri che vent’anni fa giocava nella primavera amaranto quando il Livorno si trovava in serie A. Al netto di ricordi e sentimentalismi, la truppa di Indiani è chiamata ad un’altra prestazione di sostanza. Le partite del girone di ritorno sono notoriamente più complicate di quelle della fase ascendente per cui ci sarà bisogno di un Livorno solido e tetragono, sullo stile di quello visto sul campo dell Trestina ad inizio anno. Quanto alla formazione, visto che Dionisi, Bellini, Rossetti e D’Ancona sono diffidati, il tecnico di Certaldo potrebbe optare per un mini turnover. In difesa potrebbe tornare titolare Siniega, mentre fiuta la grande occasione il baby Bacciardi a centrocampo. In attacco scalpita Gucci con Rossetti che potrebbe partire dalla panchina.
Una vittoria consentirebbe al Livorno di infischiarsene dei risultati provenienti dagli altri campi, ma anche un pari potrebbe andare bene anche se Indiani non firmerà mai a priori per il segno X. Al di là di questo, di sicuro l’allenatore amaranto si attende maggiore concretezza sotto porta. E magari anche il merito e la fortuna di sbloccare il risultato alla prima occasione, come già accaduto in passato. Tuttavia, visto che ogni partita racconta una storia diversa dalle altre, la massima concentrazione e il maggior tasso tecnico sono le armi con cui il Livorno cercherà il blitz nel minuscolo Anco Marzio di Ostia Lido.