Risultato assai prezioso per gli ospiti impelagati nella lotta per la salvezza
Festa per la promozione ormai certa da una settimana, ma pure il pensiero – eterno – a rivolto a Piermario Morosini. Domani ricorre il dodicesimo anniversario della sua morte e Livorno e Flaminia scendono in campo indossando una maglietta bianca con il 25 del ‘Moro’. Prima del fischio d’inizio i tre compagni di squadra di Piermario – presenti quel maledetto pomeriggio a Pescara – vale a dire Dionisi, Luci e Mazzoni (in vesti diverse, ma ancora nel Livorno) hanno deposto un mazzo di fiori sotto la curva nord. E dalla curva, nei primi dieci minuti è stato esposto uno striscione semplice (‘Ciao Gianni’) ma sentito in onore del giornalista Gianni Massone scomparso in settimana. In Curva anche lo storico striscione ‘Moby Prince: 140 morti, nessun colpevole’ e uno stendardo ‘Moro sempre con noi’.
La partita. Indiani rivoluziona la difesa: dentro contemporaneamente Borri, D’Ancona e Siniega con Malva e Russo in attacco pronti ad assistere Dionisi. Il Livorno gioca per le statistiche, il Flaminia per la salvezza. Siamo ad aprile, ma la pioggia battente e la temperatura rigida ricordano da vicino gennaio.
Livorno pericoloso dopo 2’ con Borri. Nespola si oppone come può e Bonassi alza il tap in. Subito dopo però Tascini sfugge al dispositivo difensivo del Livorno e si presenta a tu per tu con Cardelli. I due entrano in collisione e per l’arbitro è rigore che lo stesso numero 9 del Flaminia trasforma calciando alla destra del portiere amaranto.
Il Livorno gioca bene, ma non sfonda. Al 20’ Dionisi per la verità, segna, ma il gol è annullato per fuorigioco.
27’ contropiede degli ospiti sprecato da Malaccari, che arriva a rimorchio, ma spara alto un rigore in movimento. Il Livorno attacca senza soluzione di continuità. Al 35’ Borri con un perentorio colpo di testa manda il pallone a stamparsi sulla traversa. Al 41’ dopo una mischia in area amaranto c’è un contropiede del Livorno finalizzato da Hamlili. E’ bravo Nespola a respingere. 44’ gol annullato dl Falminia. Segna Malaccari, ma viene punita la posizione di fuorigioco attivo di Sirbu.
Ripresa. Gli ospiti partono meglio (dopo 3’ Malaccari calcia centrale da posizione defilata. E’ facile la parata di Cardelli), ma è solo un’illusione ottica. All’8’ infatti il Livorno pareggia. Il gol è firmato da Malva con un rasoterra dal limite al termine di un’azione tambureggiante che si è sviluppata per almeno 15’ in area ospite. 13’ Amaranto vicini al vantaggio. Cross di Hamlili. Sul pallone si avventa Malva, la cui botta al volo manda il pallone fuori per questione di centimetri. Al 18’ il Livorno la ribalta. Conclusione di Dionisi, corta respinta di Nespola e tap in vincente di Rossetti entrato da appena 3’.
Al 29’ il Flaminia pareggia con un’unghiata da sottomisura del neoentrato Ciganda. Al 34’ ospiti vicinissimi al terzo gol. Il Livorno perde palla sulla tre quarti. Ciganda si presenta solo davanti a Cardelli che in uscita respinge. Palla ancora a Ciganda che manca fuori a porta vuota.
Al 41’ occasione per il Livorno. Cross di Luci, colpo di testa del nuovo entrato Ndoye e palla fuori di poco. E’ l’ultima emozione di una partita divertente.
Livorno (3-4-2-1): Cardelli; D’Ancona (77′ Marinari), Borri, Siniega; Bonassi, Hamlili, Bellini (72′ Luci), Parente; Malva (84′ Ndoye(, Russo (60′ Rossetti); Dionisi (84′ Brenna). A disposizione: Tirelli, Frati, Arcuri, Niccolai. All. Indiani
Flaminia Civita Castellana (3-5-2): Nespola; Benedetti, Lisari, Penchini (78′ Igini); Orlandi, Mattei (65′ Ciganda Forni), Malaccari (65′ Fracassini), Ricozzi, Casoli; Sirbu, Tascini. A disposizione: Brusca, Massaccesi, Lo Zito, Pigna, Celentano, Alagia. All. Onofri
Arbitro: Lascaro di Matera
Reti: 5′ rig. Tascini, 53′ Malva, 63′ Rossetti, 75′ Ciganda Forni
Note: angoli 13-1; ammoniti Penchini, Lisari, Hamlili; recupero 1’+4′