Dopo sei promozioni in carriera, ci riprova da allenatore, Covid permettendo
prima – ricorda – risale alla stagione 93/94, con la maglia del Quasar Fides Livorno, quando salimmo dalla C1 alla B. Le quattro successive promozioni le ho colte con il Livorno Rugby. Una è giunta nel 99/00, quando abbiamo conquistato il gran balzo dall’A2 all’A1, all’epoca la massima serie nazionale. Poi nel 04/05 promozione dalla B alla A, che non era più il massimo torneo domestico, e nel 06/07 il salto dalla B all’A2. La quinta promozione, in A1, è arrivata a tavolino, ma è stata ugualmente meritatissima. È relativa alla stagione 07/08, quando eravamo in A2 e sul campo fummo beffati, per un solo punto, dal Firenze. Fu un’annata pesantemente condizionata dalla presenza nel torneo di una squadra cadetta, quella del Benetton Treviso, che falsò la lotta al vertice. Una promozione per noi più che legittima, anche se legata alle difficoltà economiche dell’Amatori Catania, che in extremis fu esclusa dal torneo di A1. La mia sesta e ultima promozione, dalla C1 alla B, è relativa alla stagione 2002/03, con la maglia del Cecina”. Ogni promozione è bella, ma ce ne è una più bella delle altre? “Se proprio devo scegliere, indico quella del 2000, nella massima serie. Avevo già 33 anni e grazie ad una stagione di A2 ottimamente condotta dall’allenatore-giocatore Gianluca Guidi (classe ’68, ‘quasi coetaneo’ di Zaccagna, ndr) sono riuscito nell’intento di coronare il mio sogno sportivo di salire nella massima categoria”. Riponiamo l’album dei ricordi e veniamo al presente. Zaccagna è ora l’allenatore della prima squadra del Livorno Rugby. “Questa maledetta pandemia – commenta amaro – ha impedito di iniziare la stagione agonistica 2020/21. Dispiace non poco. Avevamo allestito nella scorsa estate una buonissima formazione in vista del campionato di B. Ora il nostro lavoro è già concentrato sull’annata 2021/22. Sappiamo già che sarà dura lottare per il primo posto. Ci saranno, nel nostro girone del centro Italia di serie B, avversarie molto attrezzate. Su tutti il Parma’31, rinforzatosi notevolmente rispetto alle stagioni scorse. Noi, al solito, punteremo sul nostro nucleo composto da giocatori nati e cresciuti nel vivaio. Posso già annunciare che ci saranno ulteriori innesti di giocatori provenienti dalle giovanili”. Nella stagione 2020/21, per il Livorno Rugby, c’è stato spazio solo per una partita amichevole, vinta ad ottobre con i Cavalieri Prato/Sesto, ambiziosa compagine della serie A. “I Cavalieri – sorride Zaccagna – ci hanno ben presto chiesto la rivincita. Se non ci saranno intoppi e se lo sviluppo della pandemia permetterà di riprendere la vita ‘normale’, spero proprio di concedere loro tale possibilità, prima dell’inizio della nuova annata”. Non ci saranno, invece, partite nei prossimi mesi. “La Federugby permetterebbe alle squadre impegnate nei campionati di interesse nazionale (tra i quali figura il torneo di B, ndr) di organizzare allenamenti con contatto dal prossimo mese di aprile e di programmare gare, senza alcun titolo sportivo in palio, a giugno. Il tutto rispettando un determinato protocollo e sottoponendo a tamponi con cadenza settimanale l’intero gruppo squadra. Noi, però, ci limiteremo, da dopo Pasqua, a riprendere la preparazione, con allenamenti di carattere fisico-atletico, senza contatto. Non disputeremo alcuna partita. Sempre rispettando il previsto protocollo, abbiamo nei mesi scorsi effettuato numerose sedute. Ora, in queste settimane, ho concesso ai ragazzi un periodo di riposo”. Zaccagna, dopo la lunga carriera di giocatore, ha allenato nelle stagioni 2015/16 e 16/17 l’under 16 del Livorno Rugby e successivamente, nelle annate 17/18 e 18/19, la prima squadra biancoverde. “Sono soddisfatto dei risultati ottenuti in quelle quattro stagioni. Brillanti le mete colte nella categoria under 16. E poi, in prima squadra, ‘sono’ andato davvero vicino alla mia ‘settima promozione'”. L’obiettivo è solo rimandato?