Trasferta vietata ai supporters amaranto nonostante l’accordo tra i club
“E’ la disfatta del ‘sistema calcio'”. Il Presidente del Livorno Joel Esciua non la manda a dire: “Nelle ultime 24/26 ore abbiamo assistito ad una farsa che offende due società forti, leali ed oneste come il Livorno e il Seravezza”. La conclusione di alcuni giorni convulsi è che la sfida del ‘Buon Riposo’ è stata anticipata a sabato 29 marzo alle 20,30 e sarà giocata senza che i tifosi amaranto possano raggiungere lo stadio apuano. E dire che le due società avevano trovato l’accordo per anticipare di un giorno la data della partita, per liberare la Prefetta di Lucca – Dottoressa Scaduto – dall’impiccio di divieto di trasferta ai livornesi, certificato con un’ordinanza che fondava sul pericolo di contatto con le tifoserie ‘nemiche’ di Cecina, Viareggio, Bari, Lucchese e Carrarese domenica vedono in campo le loro squadre in un’area di pochi chilometri quadrati.
Riavvolgiamo il nastro e riportiamolo a mercoledì, giorno che è istituzionalmente indicato per la vendita dei biglietti alla tifoseria amaranto in previsione della (immediatamente) successiva trasferta. Mercoledì, però, i biglietti – sebbene fossero stati recapitati correttamente nei consueti punti vendita – non sono stati resi disponibili. Evento, questo, che ha insospettito i tifosi amaranto. E dal sospetto alla certezza, il passo è stato breve perché nella giornata di venerdì è arrivata la notifica dell’ordinanza prefettizia che vietava la trasferta ai residenti nella provincia di Livorno, per la concomitanza di altre partite potenzialmente foriere di contatti tra tifoserie.
A quel punto, dati gli ottimi rapporti tra Seravezza e Livorno, i due club si sono accordati per eliminare il rischio di quei contatti. Per questo motivo nella tarda mattinata di venerdì 28 è arrivata l’ufficialità – diramata da una nota della Lega Nazionale Dilettanti – dell’anticipo a sabato 29 – ore 20,30. Via libera per i tifosi? Neanche per idea: i residenti nella provincia di Livorno dovranno seguire la sfida (molto importante in chiave promozione per la squadra di Paolo Indiani) solo attraverso le immagini di Granducato Tv (Canale 15 del DTT).
Ovvia e stizzita (è un eufemismo) la reazione dell’U.S. Livorno 1915. Il Presidente Joel Esciua nel tardo pomeriggio di venerdì ha convocato una conferenza stampa d’urgenza e ha tuonato usando espressioni forti come ‘disfatta del sistema calcio’ e ‘ farsa’. Poi ha rincarato la dose: “I nostri tifosi – che si sono sempre comportati in modo maturo – sono vittime dell’incapacità della Prefettura di Lucca. A Grosseto – per una partita molto più sentita – erano in 1500 e non è successo nulla. Siamo penalizzati a oltranza in modo ingiusto”. Dura anche la presa di posizione del Club Manager Luca Mazzoni: “E’ un caso imbarazzante e di parzialità. Evidentemente i Livornesi dànno fastidio a quanti la pensano diversamente da loro. La squadra e l’allenatore sono molto dispiaciuti per quanto è accaduto. Sanno che hanno da farsi perdonare qualcosa per i risultati delle ultime due partite, e sarebbero stati felici di avere i tifosi al loro fianco”.
LA PARTITA Fin qui le questioni relative all’ordine pubblico. Alle 20,30 di questo sabato, però, il Livorno è chiamato a riprendere il cammino dopo le due sconfitte consecutive con Ghiviborgo e Poggibonsi. Indiani non avrà a disposizione Rossetti (squalificato), Regoli e Gucci (infortunati). Per questo motivo Malva dovrebbe partire titolare insieme a Dionisi e Russo. A centrocampo probabile chance dal primo minuto per Bacciardi e Bellini. Agli Amaranto serve una vittoria, per non gettare benzina sul fuoco delle idee di rimonta del Foligno e quindi per chiudere virtualmente il campionato. Se non ci fossero stati gli ultimi due scivoloni, questo 30 marzo sarebbe stato (con tutta probabilità) il giorno del ritorno tra i Professionisti che al momento è soltanto rimandato. Almeno, questo è l’auspicio di tutti i tifosi del Livorno.
Foto US Livorno 1915 – Foto Novi