Incontro tra Confesercenti e il Prefetto di Livorno Paolo d’Attilio e propone l’istituzione di un tavolo permanente di concertazione
“Abbiamo rivolto un appello al Prefetto per un incontro urgente e con estrema prontezza, attenzione e disponibilità ci ha concesso subito un appuntamento” spiega Maristella Calgaro Presidente Confesercenti Provinciale Livorno “durante il quale abbiamo potuto portare la voce di tutte le imprese che rappresentiamo e che stanno preparandosi ad affrontare la nuova emergenza sanitaria”.
Un incontro che ha avuto luogo nella tarda mattinata di oggi, 28 ottobre, e durante il quale l’Associazione di Categoria ha portato all’attenzione del Prefetto Paolo D’Attilio le paure e le preoccupazioni di centinaia di imprese dei settori commercio, servizi e turismo che da nord a sud della provincia (seppure con modalità e criticità diverse) si trovano di nuovo a vivere nel timore di
non sopravvivere alle nuove misure previste dai DPCM del governo.
“Il Prefetto ha ascoltato con estrema attenzione il nostro appello, in particolare quello legato alle difficoltà delle imprese del settore ristorazione (costrette già a chiudere) e quelle che potenzialmente saranno costrette a farlo. Abbiamo anche cercato di dare valore alle centinaia di imprenditori che riconoscono nell’Associazione di categoria il soggetto in grado di garantire al meglio i loro interessi sia a livello locale che regionale che infine nazionale” spiega Massimo Marini Responsabile Sindacale Confesercenti Provinciale Livorno “e proprio per questo abbiamo proposto di attivare quanto prima un tavolo di concertazione permanente tra Prefettura,
Amministrazione Comunale e categorie economiche che possa, monitorandola localmente, gestire al meglio per le imprese l’emergenza sanitaria”.
“Se da una parte il Decreto legge ristori da, grazie alla tempestività con la quale è stato approvato, un primissimo segnale di impegno del governo a sostegno delle imprese” conclude Calgaro. “É certo che i tempi che ci attendono sono tutt’altro che facili ed i negozi e le piccole attività hanno bisogno sia di garanzie a lunga durata (rispetto per esempio alle tasse da pagare, agli affitti da corrispondere, alle bollette da saldare) ma di vedere che anche la grande distribuzione sia attenzionata parimenti in termini di chiusure…”.
Il Prefetto, nell’assicurare il massimo impegno, evidenzia che la Prefettura, in questo particolare momento, ha il dovere di ascoltare tutti i rappresentanti delle categorie economiche interessate dalle misure emergenziali. Rende noto, inoltre, di aver già valutato l’attivazione di un tavolo permanente composto da Forze dell’Ordine, Amministrazioni Comunali, rappresentanti delle categorie
produttive e ASL – finalizzato al monitoraggio, confronto e concertazione di iniziative per l’analisi e la gestione delle criticità riscontrate sul territorio. Territorio che, come è noto, risente fortemente della fragilità del tessuto economico-sociale già duramente provato dal precedente periodo di lockdown.