Come diceva Calvino, la città “esprime la tensione tra razionalità geometrica e groviglio delle esistenze»: le piazze, in generale, sono il luogo che meglio rappresenta questo. La rigenerazione urbana non può non passare da qui.
Piazza Garibaldi può e deve sfruttare tutte le sue potenzialità ed essere il centro propulsore della rigenerazione dell’area circostante.
Da anni si è cercato di rivitalizzarla con contributi e progetti finanziati ad hoc e da qualche anno alcune baracchine sono la sede di associazioni del terzo settore che meritoriamente svolgono attività sociali. Serve a questo punto una visione e una progettazione di più grande respiro che preveda la riqualificazione della piazza dentro l’area più ampia che la contiene, tenendo conto dell’equilibrio, certo piuttosto precario, fra la legittima richiesta di maggiore sicurezza e la socialità e attività ricreative, artistiche e commerciali.
Ben venga l’opportunità rappresentata del bando “Contributi per progetti di promozione della partecipazione attiva dei cittadini e della sicurezza” aperto dalla Regione Toscana per avviare un percorso di confronto che ci auspichiamo possa coinvolgere nella sua esecuzione residenti, associazioni del terzo settore e mondo del commercio al fine di condividere un progetto complessivo della piazza, articolato e ben comunicato alla città, nel quale le baracchine (insieme alle attività commerciali in sede fissa) possano svolgere quel ruolo di protagoniste che si meritano. Auspichiamo quindi la valorizzazione di alcune delle baracchine verdi presenti sulla piazza a fini commerciali come volano per una rigenerazione urbana al fine di promuovere commercio e socialità, attraverso non solo pratiche di comunità e percorsi di rigenerazione dei legami sociali, ma anche dando seguito ai riferimenti normativi che permettono il commercio sulla piazza e quindi la predisposizione di un bando per le baracchine che si intendono finalizzare alla somministrazione.
Serve una riqualificazione complessiva della piazza e dell’area circostante: una nuova illuminazione, la potatura di alcuni alberi, la pedonalizzazione della piazza e la possibilità di mettere, nuovamente, a bando i fondi sfitti e servizi igienici idonei alla realizzazione di aree commerciali pubbliche.
Siamo favorevoli alla proposta di ridimensionare il numero delle baracchine verdi presenti al fine di lasciare alcuni spazi liberi per l’utilizzo del suolo pubblico delle baracchine restanti e al contempo arginare il rischio di “zone d’ombra” nel retro delle baracchine, pensando a un’illuminazione ad hoce a un riordinamento della sosta per agevolare il passaggio nel retro delle baracchine.
Desideriamo e vogliamo lavorare per valorizzare le realtà artistiche presenti nel quartiere per la rinascita del patrimonio storico e architettonico con la creazione di un polo artistico e culturale e progetti di partecipazione comunitaria e inclusione sociale tra cui la nascita di una “casa di quartiere”, la creazione di mercati temporanei partendo dall’economia circolare che vede nel quartiere già esempi virtuosi.
Per realizzare davvero politiche di sicurezza integrata serve anche l’attivazione, già prevista, di una baracchina della Polizia Municipale per un controllo quotidiano della piazza e per una vicinanza con la popolazione residente, il sostegno alla nuova mobilità sostenibile e un monitoraggio continuo e costante da parte degli enti preposti sulle abitazioni presenti nel quartiere, sia per quanto riguarda le case in locazione sia per quanto riguarda gli affitti brevi”