9 LEONZIO: La tripla che fa calare il gelo sul palasport di Conegliano è una sfida alle leggi della fisica. Ma prima aveva messo la bolla papale sul match con una serie di uno contro uno da prestigiatore allo scadere dei 24 secondi. Quando il gioco si fa duro, arriva la mano di seta con il numero 10.
7,5 VENUCCI: Quel mancino fatato fa malissimo alla svagata difesa veneta. Ma i canestri non bastano: c’è la lucida regia, la garra, la voglia da playoff. La variabile impazzita di una squadra finalmente libera e bella in attacco. 15 punti che pesano come il piombo.
8 KLYUCHNYK: Habemus pivot. In post basso è un teorema che la Rucker, come uno scolaretto impreparato, non sa risolvere. Turchetto ordina: palla a lui. E il colosso di Leopoli fattura punti e rimbalzi.
7,5 HAZNERS: Figurarsi se lui, cresciuto tra i ghiacci lettoni, si impressiona del clima playoff. Con quegli occhi da cecchino mette delle triple letali quando servono.
7,5 BONACINI: Bertornato Comandante: si rimette sulla tolda con il timone in mano e la barba ieratica da capitan Ackab. 12 punti e le cose giuste al momento giusto. Finalmente.
7 CAMPORI: Sei punti, tanta e difesa e lo spessore morale di un vero capitano.
7 LUCARELLI: Due triple di oro zecchino, la seconda da prestigiatore. E quanto serve la sua esperienza sui due lati del parquet.
7 DEL TESTA: La solita tripla e i nervi d’acciaio nel finale.
7 CEPIC: Causa falli del lunghi deve giostrare da cinque. Punti preziosi, rimbalzi e sane randellate.
6,5 VEDOVATO: Torna dove è stato grande, il pubblico gli dedica anche uno striscione. Emozionato, limitato dai falli, una stoppata super.