Si è riunito stamani, nella sala consiliare del Palazzo Comunale, il Tavolo permanente Bolkestein istituito dall’Amministrazione Comunale nel corso del precedente mandato amministrativo e finalizzato a promuovere un dialogo con la associazioni di categoria, gli stabilimenti balneari e i titolari delle concessioni demaniali che rientrano nel perimetro della Direttiva Comunitaria, ormai risalente al 2006.
L’assessora al Bilancio e al Demanio Viola Ferroni, presente insieme al dirigente Protezione Civile e DemanioLorenzo Lazzerini e al segretario generale Michele D’Avino, ha ripercorso il controverso percorso normativo e giuridico degli ultimi mesi, che ancora oggi è ben lontano dalla definizione di un quadro certo sulla base del quale prendere decisioni.
Nel corso del 2024, infatti, la Regione Toscana, su impulso dell’assessore Marras, ha adottato in un percorso condiviso con i comuni e le associazioni di categoria le nuove linee guida della L.R. 31/2016 “per l’istruttoria e la valutazione delle istanze per il rilascio di concessioni demaniali per finalità turistico ricreative e la determinazione dell’indennizzo” e, nel mese di settembre, è stato varato il Decreto Legge 131/2024 che di fatto istituisce una nuova proroga, già disapplicata da alcune sentenze del TAR.
“Ritengo debba essere apprezzato – dichiara l’assessora Ferroni – il lavoro della Regione e dell’assessore Marras, che su una materia in cui i comuni sono di fatto esecutori senza possibilità di esercitare alcuna discrezionalità normativa, ci ha coinvolti direttamente assumendosi la responsabilità di coprire un pesante vuoto normativo nazionale. Il Decreto del settembre scorso (D.L. 131/2024), invece, ci riporta in una situazione di incertezza perché non attua un riordino complessivo della materia ma, sulla scia di quanto già varato dal Governo Draghi con il D.L. Concorrenza, istituisce una nuova proroga”.
“A Livorno, città in cui sono nati gli stabilimenti balneari – prosegue Ferroni – il quadro è ancora più complesso per due precisi motivi: la peculiarità della costa e delle strutture e il fatto che la fruizione degli stabilimenti avviene soprattutto da parte dei livornesi. Due elementi che abbiamo sempre evidenziato nei tavoli istituzionali preposti. Oggi a repentaglio ci sono investimenti e posti di lavoro, servizi e protezione della costa, quindi qualunque sia la decisione da parte del Governo ci auguriamo possa essere quella risolutiva”.