Riceviamo e pubblichiamo il comunicato a firma di Leonardo Apolloni
“I soldi destinati al pagamento degli affitti per le famiglie entrate in difficoltà a causa dell’emergenza covid-19 non provengono dal Comune di Livorno, né sono una sua iniziativa.
Come per le mascherine, il Comune di Livorno è solo chiamato a distribuirli. Meglio se velocemente e soprattutto meglio se con maggiore accortezza rispetto a come ci si è comportati con le mascherine. Personalmente mi fido dell’impegno di Raspanti in tal senso.
Tuttavia è noto che l’attuale amministrazione intende continuare ad attendere immobile dal Governo il cosiddetto “Decreto aprile” prima di mettere in campo risorse proprie. Su questo tipo di atteggiamento il movimento 5 stelle, ed anche le altre opposizioni hanno provato ripetutamente in Consiglio comunale ad anticipare le tempistiche di intervento del Sindaco e della sua giunta, ma al momento non c’è stato alcun tipo di ascolto in tal senso.
Visti gli articoli apparsi sia sulla carta stampata che on line, che riportano testualmente “Arrivano gli aiuti del Comune” per gli affitti, è necessario dire ai cittadini di Livorno che non è così, e che attualmente Sindaco e giunta non hanno cambiato per niente l’impostazione attendista che li ha contraddistinti.
Nell’Allegato A della delibera regionale n. 442 del 31-03-2020 è citato testualmente al Punto 2 – RISORSE: “I comuni capoluogo, o compresi nell’elenco dei comuni ad Alta Tensione Abitativa (ATA), possono destinare all’attuazione della presente Misura straordinaria le risorse del Fondo nazionale morosità 2019 non utilizzate, che sono già state destinate dagli stessi comuni alla integrazione del Fondo nazionale affitti 2020…”
Per la precisione la cifra residuale del fondo nazionale morosità per Livorno è complessivamente 864.792,18 euro.
Fondi nazionali dunque, che le regioni sono chiamate ripartire ai Comuni e che quest’ultimi devono distribuire facendo dei bandi che, recita ancora la delibera, devono essere pubblicati “con la possibile tempestività e, comunque, entro il 30 aprile 2020”. Cosa che il Comune doverosamente si accinge a fare.
Al momento quindi a Livorno si resta nell’assetto della dipendenza totale dal Nazionale o in subordine dal regionale. Appare evidente che questa dipendenza non può reggere e che anche il Comune di Livorno dovrà necessariamente fare la sua parte da Comune “adulto”. Se ciò non sarà, potrebbero andare verificate le ipotesi che avevamo fatto. Ovvero che al netto dell’emergenza corona virus, che naturalmente c’è, abbiamo un bilancio comunale eccessivamente ottimistico, impostato come se Livorno, dopo l’arrivo della giunta Salvetti, fosse destinata ad un futuro magnifico e progressivo indenne da qualsiasi tipo di imprevisto.
Se la nostra ipotesi sarà confermata, lo vedremo dal livello di difficoltà di bilancio che Livorno incontrerà rispetto ad altre amministrazioni, che comunque esattamente come la nostra si sono trovate a fronteggiare l’emergenza Covid-19″.
Foto:profilofacebookLeonardoApolloni