La discussione sull’ippodromo prosegue ed oggi l’Amministrazione Comunale, insieme a Sistema Cavallo, ha rilasciato un comunicato congiunto sul Caprilli e la loro versione dei fatti
L’Amministrazione Comunale di Livorno ha rilasciato un comunicato congiunto insieme a Sistema Cavallo (gestore dell’attività ippica Ippodromo “F. Caprilli”). La decisione è arrivata dopo alcune “precisazioni di ANG sulle questioni dell’Ippodromo di Livorno”. In seguito a queste dichiarazioni l’Amministrazione e Sistema cavallo vogliono chiarire alcuni concetti, dichiarando di volerlo fare per “rispetto ad un diritto di informazione che sia corretto e veritiero.”
I contenuti del comunicato congiunto sul Caprilli
La prima precisazione all’interno del comunicato è che i lavori di rifunzionalizzazione dell’impianto, in particolare della pista, veniva eseguito nel rispetto degli iter amministrativi. Per altro i lavori si sono svolti dialogando con il Ministero delle Politiche Agricole. Questo anche in funzione del fatto che è l’Ente superiore che avrebbe dovuto rilasciare le autorizzazioni necessarie e responsabile dei controlli riguardo il rispetto dei regolamenti.
Proprio il Ministero delle Politiche Agricole disponeva una commissione di valutazione, effettuando ben due sopralluoghi a mezzo di due diversi dirigenti. Uno di questi era responsabile proprio del servizio veterinario ed in generale avevano entrambi il ruolo di assicurare l’idoneità dell’impianto e della pista. Il risultato positivo di questi controlli ha portato all’assegnazione di una giornata di corse e la disputa del gran premio “Coppa del mare”, programmato per il 15 Agosto.
In particolare il primo sopralluogo aveva già dato un esito positivo. Una rappresentanza dei fantini aveva però alcune perplessità sulla tenuta della pista, per questo motivo si era programmata una corsa di prova. Dopo lo svolgimento di questa prova si è ribadita l’idoneità della pista, con la presenza del dirigente incaricato del Ministero, seppur con alcune prescrizioni. La rappresentanza dei fantini infatti presentava la possibilità che la pista non reggesse a cinque o sei gare di fila. Perciò il dirigente del Ministero, dott.ssa Sveva D’Avanzo, aveva prescritto di allungare i tempi di attesa tra una corsa e l’altra. In questo modo sarebbe stato possibile far passare sulla pista un macchinario apposito, che riportasse la pista in condizioni ottimali all’inizio di ogni gara.
Le difficoltà nel trovare un accordo
Su questa prescrizione né l’ANG, né alcun fantino aveva preso posizione. Veniva però proposto di svolgere una sola corsa (cosa espressamente incompatibile con il regolamento ministeriale). In alternativa proponevano di spostare l’intera giornata di corse al 16 agosto a causa del concomitante svolgimento della giornata di corse di Merano fissata per il 15 agosto.
“Delle due l’una: o la pista non era idonea neppure per il giorno seguente o lo era anche per la giornata del 15.
Per quanto attiene poi il benessere dei cavalli, a dire della ANG dalla stessa tutelato, si ritiene che ciò sia stato sempre garantito sia dal Ministero che dalla società di corse.
Ebbene, senza entrare in polemica circa i reali motivi che hanno condotto i fantini ad adottare tale eclatante quanto grave presa di posizione e circa l’incoerente condotta degli stessi, non può non evidenziarsi come lo svolgimento dei convegni ippici sia autorizzato e dettagliatamente regolamentato dal Ministero delle Politiche Agricole.”
Estratto diretto del comunicato congiunto sul Caprilli
A questo punto il comunicato specifica che questa presa di posizione dei fantini è nei confronti del Ministero stesso. Proprio il Ministero allora sarà il solo a dover adottare provvedimenti adeguati. “Il resto è solo sterile ed inutile polemica.”
Il documento si conclude esprimendo dispiacere per la decisione dei fantini di appiattirsi alle direttive impartite dall’ANG. Questo perché a fare le spese di queste condotte strumentali sono i Livornesi e gli appassionati di questo settore…
“… ai quali, malgrado gli enormi sforzi profusi dalla amministrazione comunale e dalla Sistema Cavallo, si è vista negare la possibilità di assistere ad un importante evento sportivo per motivi che esulano del tutto dalla tutela del benessere dei cavalli e dei fantini.
Questi sono i fatti per come accaduti!”
Queste sono le parole che chiudono il comunicato stampa congiunto sull’Ippodromo Caprilli. Chissà se saranno le ultime parole di una discussione che negli ultimi giorni sta coinvolgendo i vari partiti politici attivi a Livorno.