Il Comune di Livorno, tra i primi in Italia, ha approvato oggi, con deliberazione di Giunta Comunale, il Piano Integrato di Attività e Organizzazione 2022/2024, cosiddetto PIAO.
Il PIAO si profila, a decorrere da quest’anno, come una nuova competenza per le Pubbliche Amministrazioni, consistente in un documento unico di programmazione e governance creato, sia per poter snellire e semplificare gli adempimenti a carico degli enti, sia per adottare una logica integrata rispetto alle scelte fondamentali di sviluppo dell’amministrazione.
L’articolo 6 del Decreto Legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito, con modificazioni, dalla Legge 6 agosto 2021, n.113 ha previsto, infatti, che le Pubbliche Amministrazioni con più di cinquanta dipendenti, con esclusione delle scuole di ogni ordine e grado e delle istituzioni educative, adottino questo nuovo documento entro il 31 gennaio di ogni anno. Quest’anno, stante il suo carattere innovativo ma soprattutto stante un quadro regolamentare e normativo di riferimento tuttora incompleto e incompiuto, il termine è stato inizialmente prorogato al 30 aprile. Poi, proprio oggi, alla Camera dei Deputati, il Governo ha posto la fiducia sulla Legge di conversione del decreto legge n. 36 del 30 aprile 2022 (cd decreto PNRR), che ne prevede l’ulteriore proroga al 30 giugno.
Sindaco Luca Salvetti
“Con il PIAO si avvia, nell’intento del legislatore, un significativo tentativo di ri-disegno organico del sistema pianificatorio nelle amministrazioni pubbliche al fine di far dialogare fra loro la molteplicità dei numerosi strumenti di programmazione già esistenti racchiudendoli in un unico atto. Il Comune di Livorno, in questo primo anno di indubbio e forse anche inevitabile disorientamento amministrativo aveva prudentemente già approvato, sulla base della normativa vigente, i singoli atti che vanno a confluire nel PIAO. Approvare, tra i primi in Italia, il documento nei termini previsti dalla Legge è un elemento che testimonia la capacità della macchina amministrativa di monitorare con costanza l’evolversi della normativa. L’obiettivo, in futuro, a regime, una volta adottati tutti i necessari propedeutici atti normativi e regolamentari, sarà quello di giungere ad una elaborazione ab origine integrata dei diversi contenuti secondo una logica di definizione del documento per processo trasversale attraverso il coinvolgimento di tutta l’organizzazione anche mediante l’attivazione di specifici canali di comunicazione con i cittadini al fine di favorire un loro apporto nell’ambito dei processi di semplificazione e digitalizzazione dei servizi da realizzare”
SCHEDA ILLUSTRATIVA DEL PIAO
Il PIAO è di durata triennale, con aggiornamento annuale, ed è chiamato a definire più profili nel rispetto delle vigenti discipline di settore. In proposito, sono richiamate le discipline di cui al Decreto Legislativo n. 150/2009 che ha introdotto il sistema di misurazione e valutazione della performance, nonché alla Legge n.190/2012 che ha dettato norme in materia di prevenzione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione.
Nello specifico, ai sensi del comma 2 dell’articolo 6 del D.L. 80/2021 i profili da inserire nel nuovo Piano integrato sono i seguenti:
a) gli obiettivi programmatici e strategici della performance, stabilendo il “necessario collegamento” della performance individuale con i risultati di quella organizzativa complessiva;
b) la strategia di gestione del capitale umano e di sviluppo organizzativo;
c) gli strumenti e gli obiettivi del reclutamento di nuove risorse e della valorizzazione delle risorse interne;
d) la strumentazione per giungere alla piena trasparenza dei risultati dell’attività e dell’organizzazione amministrativa, nonché per raggiungere gli obiettivi in materia di anticorruzione;
e) l’elenco delle procedure da semplificare e reingegnerizzare ogni anno, anche mediante il ricorso alla tecnologia e sulla base della consultazione degli utenti;
f) la modalità e le azioni mirate per la piena accessibilità fisica e digitale alle amministrazioni, per i cittadini con più di sessantacinque anni di età e per i disabili;
g) la modalità e le azioni per la piena parità di genere, anche con riguardo alla composizione delle commissioni esaminatrici dei concorsi.
La mancata adozione del PIAO produce i seguenti effetti (art. 6 comma 7 D.L. 80/2021):
- è fatto divieto di erogazione della retribuzione di risultato ai dirigenti che risultano avere concorso alla mancata adozione del PIAO, per omissione o inerzia nell’adempimento dei propri compiti;
- l’Amministrazione non può procedere ad assunzioni di personale o al conferimento di incarichi di consulenza o di collaborazione comunque denominati;
- nei casi in cui la mancata adozione del PIAO dipenda da omissione o inerzia dell’organo di indirizzo politico amministrativo di ciascuna Amministrazione, l’erogazione dei trattamenti e delle premialità è fonte di responsabilità amministrativa del titolare dell’organo che ne ha dato disposizione e che ha concorso alla mancata adozione del Piano.
Si aggiunge anche la sanzione amministrativa da 1.000 a 10.000 euro prevista dall’articolo 19 comma 5 lett. b) del Decreto Legge n. 90/2014, riferita alla mancata approvazione della programmazione anticorruzione.
Il presente PIAO 2022/2024, oltre ad una parte analitico descrittiva di carattere generale prioritariamente indirizzata su atti di programmazione (linee di mandato/DUP/Bilancio/PEG), personale (politiche assuntive e formazione), politiche di genere, contienee un’importante sezione dedicata ai servizi oggetto di semplificazione e reingegnerizzazione, ed è composto
A) dai di seguito elencati atti di programmazione, già approvati dall’Ente secondo il vigente ordinamento:
(1) Piano Operativo Rotazione Ordinaria (DGC n.114 del 08/03/2022);
(2) Attualizzazione PTFP 2022 (DGC n.268 del 10/05/2022);
(3) PEG/PDO (DGC n.115 del 08/03/2022);
(4) Piano Operativo Lavoro Agile (DGC n.20 del 22/01/2021);
(5) Piano Triennale Formazione (DECGC n.88 del 15/04/2022);
(6) Piano controllo qualità dei servizi (DETDG n.2201 del 07/04/2022);
(7) Piano triennale azioni positive (DGC n.147 del 09/04/2021);
B) dal nuovo Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione a della Trasparenza 2022/2024 per come aggiornato, su proposta del RPCT, a seguito dell’approvazione da parte del Consiglio dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) in data 2 febbraio 2022 di un nuovo Vademecum “Orientamenti per la pianificazione anticorruzione e trasparenza 2022”.
La delibera, in attesa della definizione del quadro in sede di CCNL Funzioni locali, “adotta” anche, sulla base delle Linee guida Ministeriali, anche due bozze di Regolamenti riguardanti il lavoro agile ed il lavoro da remoto.