I rappresentanti del Movimento 5 Stelle hanno rilasciato un comunicato stampa in cui tornano a criticare fortemente le gestione dell’Ippodromo da parte del Sindaco Salvetti.
La riapertura dell’ippodromo
Il comunicato dei pentastellati non perde tempo e critica già dalle prime righe l’operato del sindaco. Parte descrivendo la cerimonia di riapertura dell’ippodromo Caprilli come triste, con pochi partecipanti e senza fantini e/o cavalli presenti. Da questo incipit prosegue affermando che questa esperienza dovrebbe essere di insegnamento a “un Sindaco ossessionato dalla necessità di tagliare nastri” (citando direttamente il comunicato). Inoltre viene affermato che il “miracolo” di cui il sindaco parla è in realtà la dimostrazione di un lento declino della città. A conferma di ciò, afferma il Movimento, c’è l’evidente calo di consensi che il Sindaco sta avendo perché i livornesi si sono resi conto che questa amministrazione vive solo di eventi e apparenza.
La critica di base del Movimento 5 Stelle sta nella scelta di investire a fondo perduto 2,3 milioni di euro per la riapertura dell’ippodromo. La loro opinione è che si sarebbe dovuto utilizzare questi soldi per ambiti più importanti come le scuole, in vista delle riaperture e delle sfide del prossimo anno scolastico.
“Ha usato poi un velato complottismo per sviare dalle proprie responsabilità: qualcuno o qualcosa, forse una entità esoterica, avrebbe impedito la realizzazione della Coppa del mare per motivi occulti… Ma via.”
Altra citazione diretta al comunicato stampa
Il sindaco viene anche accusato di fare costantemente riferimento ad un passato “oscuro” per l’ippodromo anche dopo 2 anni che governa la città.
Il passato dell’ippodromo
All’interno del comunicato il gruppo consiliare dei 5 stelle ha inoltre ripercorso il passato dell’ippodromo, partendo dal periodo di crisi, la chiusura, fino ad oggi.
Il debito della Labronica Corse ammontava a 2,5 milioni di euro già nel 2010 e Cosimi decise di comprare tutte le quote di questa partecipata alla cifra simbolica di un euro. In pratica chiese al Consiglio comunale di acquistare con un euro 2,5 milioni di debiti. Il Consiglio comunale a maggioranza PD votò sì a questa proposta. Tuttavia la crisi della Labronica non si fermò, tanto che il Comune incredibilmente pensò addirittura al concordato per poi procedere alla liquidazione della società. Nel 2012 venne stipulata una convenzione capestro con la pisana Alfea e iniziarono i ricorsi che l’amministrazione 5 stelle si è trovata a gestire.
Alfea fece poi un ulteriore ricorso, chiedendo un risarcimento al comune da 3 milioni di euro e purtroppo si preferì tenere momentaneamente fermo l’ippodromo. Questo per evitare ulteriori richieste di risarcimento da parte sua. Grazie alla strategia legale impostata e proseguita dall’avvocatura civica del comune, è arrivata il 27 aprile scorso la sentenza del TAR che ha determinato invece un pagamento di poco più di 100 mila euro. L’amministrazione sapeva benissimo che prima di questa sentenza era molto più difficile muoversi e sa che comunque Alfea potrebbe decidere di ricorrere al Consiglio di Stato.
Le conclusioni del comunicato
In definitiva, i 5 Stelle avrebbero voluto includere l’ippodromo Caprilli in un progetto più esteso, in un’ottica di vera economia cittadina. Affermano che avevano predisposto un percorso che avrebbe incluso un dialogo competitivo e un partenariato pubblico-privato.
Parallelamente avevano progettato e finanziato la riqualificazione della Ceschina come “parco del mare”: la gara era stata assegnata, ma di questo progetto non sappiamo più niente. Questo secondo il partito era un’azione che aveva una priorità più elevata rispetto ai lavori del Caprilli.
Infine il comunicato si conclude con queste ultime righe:
“Salvetti, a nostro avviso, avrebbe potuto coinvolgere tutta la città in un dibattito pubblico su un’area così importante e strategica. Invece ha preferito correre da solo e senza cavalli, cavalcando però la volontà di una parte di cittadini amanti delle scommesse e dell’ippica.
Avrebbe potuto guardare agli errori del passato per non ripeterli e unire, anziché di dividere con assurde ipotesi di complotti. Avrebbe potuto guardare oltre, come recitava il suo programma elettorale, anziché guardarsi sempre indietro.”