Gli Agenti delle Volanti del Commissariato della Polizia di Stato di Rosignano Solvay hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria un uomo di origini albanesi, trovato nei pressi di un’abitazione presso la quale era scattato poco prima un allarme anti intrusione.
Verso le ore 20.00 di sabato scorso 23 dicembre, era giunto presso il numero unico di emergenza 112 un allarme per intrusione in atto presso un’abitazione in località Chioma.
La proprietaria una volta contattata dalla centrale operativa confermava di non essere presente in casa.
Gli Agenti, arrivati a sirene e lampeggianti spenti nei pressi dell’abitazione segnalata, hanno notato due soggetti vestiti di scuro che, alla vista della pattuglia, hanno cominciato a correre sparendo nel buio. Nello stesso frangente, a pochi metri, i poliziotti hanno notato un’autovettura di colore nero parcheggiata sul ciglio della strada, con uomo in piedi davanti a uno sportello, il quale, al sopraggiungere della Volante, ha velocemente infilato qualcosa in una tasca del giubbotto, per poi cercare di allontanarsi. Lo stesso, cittadino albanese di 38 anni, incensurato, è stato subito fermato ma ha reagito violentemente con calci e pugni per sottrarsi al controllo. Gli Agenti a quel punto, al fine di evitare che dalla colluttazione potessero derivare concreti pericoli, si sono visti costretti ad utilizzare la pistola Taser in dotazione alle Forze dell’Ordine, non senza prima averlo avvisto più volte della possibilità di utilizzo se non si fosse calmato. Solo grazie al Taser l’uomo è stato riportato alla calma.
In una tasca del giubbotto gli Agenti hanno trovato un grimaldello (strumento atto allo scasso), mentre in macchina vi erano 3 telefoni cellulari, tutti posti in sequestro per il proseguimento delle indagini.
Subito dopo il soggetto è stato accompagnato presso gli Uffici della Questura di Livorno, ove, non avendo voluto fornire indicazioni sulla propria identità, è stato fotosegnalato.
Al termine dell’attività l’uomo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per i reati di “tentato furto in concorso”, “resistenza, violenza e lesioni a P.U.”, “rifiuto di indicazioni sulla propria identità”, mentre i poliziotti sono dovuti ricorrere alle cure mediche per i colpi ricevuti, fortunatamente con conseguenze lievi.