I Carabinieri del NAS, attivati da una comunicazione formale della Direzione Generale Azienda USL Toscana nord ovest, hanno avviato una mirata attività istruttoria, all’Autorità Amministrativa competente a carico di un 45enne straniero, già noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di aver tenuto una condotta intimidatoria ed ingiuriosa nei confronti del personale sanitario del presidio ospedaliero “Spedali Riuniti” di Livorno.
Dalle attività infatti è emerso che l’uomo, durante l’accesso al reparto di degenza dove si trovava ricoverata la moglie, si è lasciato andare ad atteggiamenti quanto mai inopportuni e soprattutto aggressivi, proferendo frasi offensive e ingiuriose nei confronti del personale sanitario presente.
Così facendo ha impedito agli addetti alla struttura sanitaria in servizio di poter svolgere la loro attività clinico-assistenziale nel reparto. Una condotta offensiva e prevaricatoria oltre ad aver opposto resistenza all’invito ad uscire dalla stanza di degenza non essendone autorizzato, come chiaramente indicato dall’esposta cartellonistica interna.
La sanzione che è stata comminata all’aggressore dai Carabinieri ottempera la Legge n.113/2020, per cui a suo carico è stata elevata sanzione consistente in una multa ammontante ad euro 1.000.
Detta norma, infatti, prevede che chiunque tenga condotte violente, ingiuriose, offensive o moleste nei confronti di personale esercente una professione sanitaria o socio-sanitaria o anche di chiunque svolga attività ausiliarie di cura, assistenza sanitaria o soccorso funzionali allo svolgimento di
dette professioni presso strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche o private è soggetto ad una sanzione amministrativa compresa tra i 500 e i 5mila euro.