Il latitante era radicato in Toscana e operativo in porto
Dopo una lunga latitanza, martedì scorso, è stato arrestato a Malaga, uno degli esponenti più pericolosi della ’ndrangheta operante nel Porto di Livorno.
L’uomo 53enne originario di Melito (RC) era in possesso di documenti falsi. Un vero e proprio broker dell’organizzazione criminale con a carico due mandati di arresto Europeo, emessi dall’autorità giudiziaria fiorentina a seguito di due distinte ordinanze di custodia cautelare (emesse dal Gip di Firenze) su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze.
I reati di riferimento sono associazione per delinquere finalizzata all’importazione di sostanze stupefacenti, importazione di ingenti quantitativi di cocaina (sequestrati circa 800 kg stipati in un container frigo) provenienti dal Sud America oltre al reato di fabbricazione di documenti di identificazione validi per l’espatrio falsi. Sono stati notificati due ulteriori mandati di arresto europeo in relazione ad un ordine di esecuzione della pena a seguito di condanna definitiva per 14 anni e 4 mesi di reclusione inflitti per i reati di traffico illecito di sostanze stupefacenti e concorso in riciclaggio. Al tempo stesso l’uomo è destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Catanzaro per il reato di importazione di cocaina.
L’arresto è stato reso possibile dalla sinergia investigativa effettuata tra lo SCICO della Guardia di Finanza, la direzione centrale per i servizi antidroga, il servizio per la cooperazione internazionale di Polizia -Progetto I-CAN, l’Udyco Central della Policia National spagnola e le squadre mobili di Firenze e Livorno.