“Le spiagge sono beni pubblici e non possono essere trattate da dominio privato, con concessioni prorogate all’infinito. Non si tratta soltanto di un principio di diritto europeo, ma di un principio democratico e di libera iniziativa economica. Non si può più prescindere dall’indire nuove gare“
Così Francesco Berti, deputato del Movimento 5 stelle, al termine dell’audizione del presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, Roberto Rustichelli, davanti alla commissione Politiche Ue della Camera nell’ambito dell’indagine conoscitiva sugli strumenti per la prevenzione e la riduzione delle procedure di infrazione a carico dell’Italia.
“Si stima che lo Stato abbia ricevuto 103 milioni di euro l’anno, a fronte di un mercato il cui valore è pari a circa 15 miliardi. Un danno erariale, senza mezzi termini. È evidente che l’instabilità giuridica stia creando un danno sia alle casse dello Stato, sia alle imprese che finiscono per operare in un settore bloccato. Il governo deve intervenire al più presto, trovando un punto di equilibrio le comprensibili necessità dei concessionari, cui dobbiamo regole certe, e l’interesse pubblico che deve essere comunque messo al primo posto“.
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