Oltre al caso del paziente in rianimazione all’Ospedale di Livorno, sono risultati positivi al tampone anche una coppia di coniugi di San Vincenzo
E’ in rianimazione all’Ospedale di Livorno, dopo aver contratto il Coronavirus, un uomo di Livorno, 55 anni, diabetico, sovrappeso al limite dell’obeso, e con problemi respiratori pregressi legati a una bronchite cronica. In quarantena domiciliare le 12 persone che hanno avuto contatti stretti con il paziente ricoverato: il personale ospedaliero, il medico curante, moglie e figlia.
Dall’Asl si è appreso che la persona ha avuto un percorso ospedaliero controllato, sempre con criteri di prudenza rispettati, con mascherina protettiva indossata prima di entrare al Pronto Soccorso, accolto in via Gramsci dai sanitari che lo stavano aspettando su indicazioni del medico curante. Ha avuto pochissimi contatti e per poco tempo, subito messo in isolamento.
Il tampone gli è stato fatto per il rapido peggioramento delle condizioni anche se l’uomo non aveva informato i sanitari di essere stato fuori Livorno, ovvero a Bologna per una gara di biliardo, nonostante le numerose richieste dei sanitari stessi.
Il sindaco lo ha reso noto nel corso del Consiglio Comunale, durante il quale ha informato anche del decreto ministeriale che prevede la sospensione dell’attività didattica in tutte le scuole di ordine e grado in tutta Italia dal 15 marzo. Dal Governatore della Toscana è arrivata indicazione di sospendere tutte le attività ricreative, ludiche, culturali non essenziali per la vita della città. Su questo saranno valutati i vari casi.
Non si è ammalato a Livorno, è un caso isolato – ha precisato Spartaco Sani, primario Malattie Infettive – a Livorno al momento non ci sono focolai.
Il sindaco ha raccomandato calma e buonsenso. “Comprendo la paura, ma con la paura non si va da nessuna parte. Mi chiedono perfino il nome del paziente, ma non è dando la caccia all’untore che si risolvono i problemi. Deve esserci buonsenso. Grande calma e serenità, ma certamente vogliamo capire senza criminalizzare.”
I due casi di San Vincenzo
Due anziani coniugi, residenti a San Vincenzo, sono risultati positivi al tampone per il Coronavirus. Messi in quarantena a domicilio, al momento, sono strettamente monitorati sia da parte della ASL che del medico curante, presentano sintomi influenzali non gravi.
I familiari e le persone che sono state a stretto contatto con la coppia, al fine di consentire una corretta azione di prevenzione della diffusione del contagio sono attualmente in quarantena volontaria. Essi sono tutti in buona salute e non presentano sintomi influenzali. Ribadiamo che non c’è una situazione di pericolosità per i “contatti dei contatti”, gli abitanti non devono considerarsi a rischio infettivo e verranno tenuti costantemente informati sull’evoluzione della situazione.
I sintomi del coronavirus
I sintomi più comuni sono febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie. Se hai febbre, tosse, raffreddore ma:
NON hai avuto contatti stretti con casi sospetti o confermati di Covid-19
NON sei tornato da meno di 14 giorni dalle aree interessate all’epidemia o da zone sottoposte a quarantena
- Non c’è motivo di allarmarsi
- Non recarti al Pronto Soccorso, in ospedale o in strutture ambulatoriali
- Contatta il tuo medico
- Stai a casa e limita il più possibile gli spostamenti fino alla tua guarigione
- Indossa la mascherina se esci di casa
- Lavati le mani con il gel alcolico o con acqua e sapone il più spesso possibile
- Ogni volta che tossisci o starnutisci copriti il naso e la bocca con un fazzoletto o con l’incavo del gomito
A chi rivolgersi
Per avere maggiori informazioni chiamare:
- il numero 1500 – Ministero della Sanità
- il numero verde 800.55.60.60 – Regione Toscana
- NON CHIAMARE IL 118
Se sei stato in una delle zone a rischio
Chiamare 050 954444 per tutte le persone che negli ultimi 14 giorni sono rientrate sul territorio dell’Azienda USL Toscana nord ovest (Pisa, Livorno, Lucca, Versilia, Massa Carrara) dopo aver soggiornato in Cina o nelle zone sottoposte a quarantena in Italia o all’estero.
Raccomandazioni
Le raccomandazioni per ridurre l’esposizione e la trasmissione della possibile malattia sono analoghe a quelle previste per la sindrome influenzale:
- Lavati spesso le mani
- Evita il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute
- Non toccarti occhi, naso e bocca con le mani
- Copri bocca e naso se starnutisci o tossisci
- Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico
- Pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol
- Usa la mascherina solo se sospetti di essere malato o assisti persone malate
- I prodotti MADE IN CHINA e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi
- Contatta il numero verde 1500 se hai febbre o tosse e sei tornato dalla Cina da meno di 14 giorni
- Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus