Le parole del Presidente Eugenio Giani a conclusione di una riunione dei presidenti delle Regioni, che si è tenuta a Roma in presenza, prima che iniziasse il voto in Parlamento per l’elezione del Presidente della Repubblica
“Il sistema dei colori è di fatto superato dalla realtà ed è inutile. Non ha senso colorare di bianco, giallo e arancione le Regioni e mettere in difficoltà la mobilità dei cittadini e le attività produttive, dopo i grandi sacrifici fatti per vaccinarsi. Bisogna invece distinguere tra chi è vaccinato e chi non lo è.
Chi è vaccinato può liberamente circolare. Sarà il green pass, sulla base della legislazione in essere, a fare la differenza e a consentire di accedere ai luoghi. La libertà di movimento deve essere garantita alle persone che si sono vaccinate, a partire dai bambini di 5-11 anni.
La richiesta di semplificazione vale, infatti, anche per la scuola Non si può dire che la scuola deve essere in presenza e poi bastano due positivi per mandare tutta la classe in dad e non differenziare tra chi è contagiato e chi non lo è.
La didattica a distanza dovrà essere riservata ai positivi e ai non vaccinati. Anche per la scuola servono regole chiare, per consentire ai dirigenti scolastici di lavorare al meglio e alle famiglie di non sentirsi disorientate.
Tra le richieste su cui ci siamo confrontati abbiamo messo a fuoco con forza anche idee per misure strutturali in sanità, per una disciplina che regolamenti l’accesso alle professioni sanitarie: non ha più senso parlare di numero chiuso.
Le Regioni devono poter assumere direttamente i nuovi medici che si rendono disponibili per le strutture di cura territoriale come saranno per esempio le case e gli ospedali di comunità”