Il 187° reggimento paracadutisti “Folgore” commemora il cinquantunesimo anniversario della sciagura della Meloria
Ricordati i 46 paracadutisti del 187° reggimento, i 6 membri dell’equipaggio britannico e un Sottufficiale dell’allora 9° battaglione sabotatori “Col. Moschin” che persero la vita.
Si è svolta questa mattina, con la partecipazione dei parenti delle vittime e alla presenza delle autorità civili e militari della città di Livorno, la commemorazione del 51° anniversario dell’incidente aereo della Meloria, uno degli eventi più drammatici che ha coinvolto le Forze Armate Italiane dal dopoguerra ad oggi.
Il 9 novembre 1971 un velivolo britannico Hercules C 130 con a bordo 52 militari tra paracadutisti del 187° reggimento paracadutisti “Folgore” ed equipaggio di volo della Royal Air Force, decollato dall’aeroporto San Giusto di Pisa e diretto in Sardegna, per effettuare un aviolancio nel contesto dell’esercitazione internazionale “Cold Stream”, precipitò in località Secche della Meloria, il tratto di mare antistante la città di Livorno.
La commemorazione è iniziata al cimitero della Cigna con la deposizione di una corona e la resa degli onori presso il monumento ai Caduti del “Gesso 4” ed è proseguita con la celebrazione di unasanta messa presso il Duomo di Livorno. A seguire, hanno avuto luogo le deposizioni di una corona d’alloro presso il Monumento ai Caduti della Meloria, in località Banditella e di un’altra corona in mare, nel punto esatto in cui si inabissò il C-130.
Nel corso del suo intervento, il Comandante della Brigata “Folgore”, Generale di Brigata Roberto Vergori, nel rivolgere un sentito ringraziamento ai familiari dei caduti, ha sottolineato quanto la loro memoria sia aggregante per il nostro Paese. “Tenere vivo il ricordo di tutti i nostri Caduti – ha precisato – è una missione di altissimo valore etico e morale, che contribuisce al consolidamento di una coscienza civile e alla crescita personale e collettiva”.
Il Comandante del 187° Reggimento, Colonnello Dario Paduano, ha espresso la propria gratitudine ai presenti, tra cui anche i parenti delle vittime britanniche con una rappresentanza della Royal Air Force, invitando a non far svanire la memoria e il rispetto verso gli uomini che 51 anni orsono decollarono per la loro ultima missione senza fare ritorno.
Foto: Simona Marzi