I Carabinieri hanno rintracciato ed arrestato un 20enne, ritenuto autore della “pazza notte dei 7 furti”. Individuato anche il complice, un giovane di 19 anni
Su ordine della Procura di Livorno, che ha diretto le indagini, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Livorno, nelle prime ore della mattinata di mercoledì 16 dicembre, hanno dato esecuzione all’ordinanza di Custodia Cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Livorno, nei confronti di un 20enne ritenuto autore della pazza notte” dei 7 furti aggravati avvenuti a Livorno tra la serata dello scorso 20 novembre e le prime ore del 21 novembre.
Oggetto del raid di quella notte furono il bar “Gambrinus”di Piazza del Cisternone, un negozio di parrucchiere-estetica di Corso Amedeo, il negozio di videogiochi “Massima Curvatura”, il negozio di abbigliamento “Caffaz” di Piazza Attias, il distributore di carburanti “ENI” di Via Marradi, l’erboristeria “Benetti” e il negozio “Chabby Chic”.
Le indagini del N.O.R.-Sezione Operativa, si sono sviluppate attraverso l’analisi di tutti gli indizi e le tracce raccolti sulla scena del cimine nonchè attraverso la visione dei sistemi di videosorveglianza.
Contestualmente all’esecuzione dell’Ordinanza nei confronti del giovane, sono state eseguite le perquisizioni domiciliari nei confronti del ragazzo e di un suo complice, un 19enne, deferito in stato di libertà che dai preliminari accertamenti avrebbe fornito il supporto logistico necessario per la commissione dei reati.
Proprio a casa di quest’ultimo, sono stati ritrovati il monopattino utilizzato per gli spostamenti in quella notte, nonché duecento videogiochi trafugati dal negozio “Massima curvatura” di Via Mentana.
Il Giudice per le Indagini Preliminari ha concordato pienamente con le risultanze investigative prodotte da Procura e Carabinieri ritenendo fondati i gravi indizi di colpevolezza e l’univocità degli elementi a loro carico presenti in tutti e sette gli episodi contestati.
Particolare rilevanza ai fini dell’emissione del provvedimento custodiale, è stato il concreto pericolo di reiterazione di reati della stessa indole, per i quali il giovane arrestato risulta avere precedenti di polizia specifici commessi proprio durante il periodo di emergenza sanitaria.