Urban Livorno
No Result
View All Result
  • Ultime Notizie
  • Primo piano
    • Cronaca
    • Attualità
    • Politica
    • Economia
    • Porto
    • Sanità
    • Ambiente
    • Comune di Livorno
    • Turismo
    • Animali
  • Sport
    • U.S. Livorno 1915
    • Calcio
    • Basket
    • Tennis
    • Rugby
    • Pallavolo
    • Nuoto
    • Gare Remiere
  • Cultura
    • Teatro
    • Musei
    • Musica
    • Eventi
    • Libri
    • Fotografia
    • Curiosità
    • Storia
    • Mercato
    • Mostra
    • A spasso con Ciorli
  • Per il cittadino
    • SegnaLIamo
    • La posta
    • ASA informa
    • Terzo settore
    • Scuola
    • Bambini
    • Salute
    • Food & Drink
LIVE VIDEO
METEO
Urban Livorno
  • Ultime Notizie
  • Primo piano
    • Cronaca
    • Attualità
    • Politica
    • Economia
    • Porto
    • Sanità
    • Ambiente
    • Comune di Livorno
    • Turismo
    • Animali
  • Sport
    • U.S. Livorno 1915
    • Calcio
    • Basket
    • Tennis
    • Rugby
    • Pallavolo
    • Nuoto
    • Gare Remiere
  • Cultura
    • Teatro
    • Musei
    • Musica
    • Eventi
    • Libri
    • Fotografia
    • Curiosità
    • Storia
    • Mercato
    • Mostra
    • A spasso con Ciorli
  • Per il cittadino
    • SegnaLIamo
    • La posta
    • ASA informa
    • Terzo settore
    • Scuola
    • Bambini
    • Salute
    • Food & Drink
No Result
View All Result
Urban Livorno
No Result
View All Result
  • Home
  • Primo piano
  • Sport
  • Cultura
  • Per il cittadino
Home Cronaca

Maxi-operazione fatture false: 22 indagati per frode al fisco e riciclaggio

Redazione di Redazione
17 Settembre, 2020
Maxi-operazione fatture false: 22 indagati per frode al fisco e riciclaggio

Maxi-operazione fatture false: 22 indagati per frode al fisco e riciclaggio

Commercio di pellet: fatture false per compensare l’IVA. 100 imprenditori coinvolti in un giro di documenti fasulli per 93 milioni di euro, con 3 professionisti concorrenti in un carosello di società di comodo in 12 paesi europei

Coinvolto nel broglio, tramite un complesso sistema di fatture false per compensare l’IVA, un modesto negozio di articoli ortopedici nella Maremma labronica. Una piccola Srl che, in pochi mesi, ha però visto “lievitare” i propri acquisti da 100.000 a 15.000.000 di euro. È nata da questa intuizione delle fiamme gialle di Cecina l’operazione Confusion, complessa indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Livorno che la Guardia di Finanza ha concluso nel commercio di legno combustibile.

L’attività condotta dai finanzieri della Tenenza di Cecina ha permesso di scovare fatture per operazioni inesistenti, emesse o utilizzate, per oltre 93 milioni di euro, un’IVA evasa per oltre 16 milioni, 11 società “cartiere” e di denunciare all’Autorità giudiziaria 22 persone per dichiarazione fraudolenta, 3 per riciclaggio e 2 per autoriciclaggio del denaro illecitamente accumulato grazie alla stessa evasione fiscale, con la segnalazione a 63 Reparti del Corpo di 100 imprenditori e prestanome beneficiari della grave frode.

ARTICOLI CORRELATI

Investe un 75enne sulle strisce: scatta la denuncia per guida in stato di ebbrezza

Rubano in chiesa: denunciata una coppia

Via Pian di Rota: morto un 60enne nello scontro tra due camion

Un’inchiesta internazionale partita nel giugno 2018, con investigazioni sviluppate in due fasi. Nella prima è stato scoperto e bloccato dai finanzieri un pernicioso sistema di compensazioni di debiti tributari accollati da 10 soggetti tra Roma, Piedimonte Matese (CE) e Civitavecchia (RM) con, al centro, Cecina. La Srl, specializzata nel commercio di pellet, vantava un credito IVA per 3,2 milioni di euro, il quale era giustificato dall’utilizzo di 15 milioni di euro di fatture false ricevute nel 2017 per un simulato acquisto di un capannone in Carsoli (AQ). Il tutto con l’ausilio di tre consulenti fiscali in provincia di Roma, che hanno apposto il necessario visto di conformità sulla dichiarazione annuale e procacciato i debitori dello Stato (le società accollate) i quali hanno saldato le loro pendenze erariali mediante le compensazioni con il fittizio credito IVA.

Il sistema delle fatture false al fine di compensare l’IVA

Un sistema lecito ma strumentale a una grande evasione fiscale. Infatti, la Srl cecinese che che vantava crediti d’imposta (IVA) non spettanti, in base ad un contratto con il debitore, si accollava il debito d’imposta che questi aveva nei confronti dell’erario a fronte della percezione di un “compenso” di importo inferiore all’ammontare del debito. Il vantaggio per la Srl cecinese consisteva nella possibilità di monetizzare in fretta il credito IVA (comunque non autentico) ottenendo somme mediamente pari al 50% del debito accollato.

Ad esempio, se il debito era di 10.000 euro, l’originario debitore (ossia l’accollato) corrispondeva 5.000 euro all’accollante (la Srl cecinese) la quale estingueva il debito erariale acquisito mediante compensazione con l’IVA a credito artificiosamente creatasi mediante la ricezione di false fatture, intascando i 5.000 euro. In pratica, entrambi ottenevano un vantaggio:  l’accollato estingueva il proprio debito tributario di 10.000 euro mediante pagamento di una somma pari alla metà, mentre l’accollante incassava 5.000 euro grazie al credito IVA generato dalle fatture false ricevute (manovra, questa, che oggi non è più possibile attuare).

Singolare il fatto che in un caso l’originario debito poi accollato sia scaturito da un verbale da 641.000 euro redatto dalla stessa Guardia di Finanza, a Civitavecchia, trasferito alla società cecinese con un pagamento di soli 130.000 euro.

La frode “carosello”

La seconda fase, nella quale è stato messo in luce un reticolo di “scatole vuote” e rapporti soggettivamente inesistenti su tutto il territorio nazionale, sempre finalizzato all’evasione (dell’IVA).

In particolare, la Srl cecinese – con a capo un prestanome ma di fatto occultamente gestita dal principale indagato, un 42enne genero dell’ex commerciante di articoli ortopedici – dal 2018 ha anche spostato la sede aziendale a Bari, cambiando denominazione e dichiarando di esercitare, oltre alla compravendita di articoli ortopedici, pure quella del pellet – materiale slegato dai prodotti ortopedici – in assenza di idonee strutture commerciali. Nessun capannone quindi, né magazzini, nessun mezzo di trasporto. Infatti, tutte le società della maxi frode IVA avevano solo mere caselle postali o uffici dove far girare le fatture per operazioni inesistenti.

Il GIP presso il Tribunale di Livorno ha già emesso, in relazione alla prima fase delle indagini, un decreto di sequestro preventivo, fino a concorrenza dell’importo di 6,3 milioni di euro la cui esecuzione ha consentito di sequestrare 3 terreni agricoli a Velletri (RM), 7 unità immobiliari tra negozi e capannoni industriali sempre a Velletri e a Paliano (FR) nonché disponibilità finanziarie. Tra gli immobili sequestrati ne figurano tre, del valore commerciale di 1,4 milioni, ricondotti a uno dei commercialisti indagati ancorché “schermati” da una società britannica, una LTD con sede a Londra. 

600 mila euro, ossia una parte degli oltre 16 milioni di euro di IVA complessivamente evasa dai responsabili, sono stati “autoriciclati” mediante trasferimento in un portafoglio digitale o wallet, per l’acquisto di criptovalute, gestito da una seconda importante società inglese, sempre di Londra, molto nota nel settore. Una tra le caratteristiche più insidiose di questo sistema è il c.d. “pseudonimato” che ne caratterizza le transazioni, dal momento che a ogni soggetto titolare di una posizione finanziaria viene garantita la più completa riservatezza, sia per quanto riguarda la propria individuazione soggettiva che per l’oggetto delle transazioni poste in essere.

Le ricerche ora puntano a individuare ulteriori beni, valori e wallet, eventualmente riconducibili agli indagati.

Urban Livorno - immagine 1

I 22 responsabili. Attività dichiarate, ubicazione e condotte compiute

Il principale indagato è l’amministratore di fatto della Srl cecinese, ora con sede legale a Bari. Originario di San Vincenzo (LI), con domicilio a Bergamo e residenza anagrafica in Romania, dovrà rispondere dei reati di frode fiscale, occultamento o distruzione di documenti contabili, indebita compensazione e autoriciclaggio.

Poi un viterbese, amministratore della Srl romana in liquidazione che ha fatturato il capannone di Carsoli (AQ), dovrà rispondere di emissione di false fatture.

Tra gli indagati anche un imprenditore vicentino e uno nettunese, amministratori nel tempo di una “società filtro” con sede a Vicenza, per emissione nonché utilizzo di false fatture. Un lituano, rappresentante di due Srl, evasore totale, irreperibile, la cui ultima residenza era sempre in provincia di Vicenza, è indagato per omessa dichiarazione ed emissione di fatture false.

Deferito per frode fiscale, occultamento o distruzione di documenti contabili, indebita compensazione e autoriciclaggio anche un torinese, prestanome della Srl cecinese.  Un secondo piemontese, del cuneese, rappresentante di una società “cartiera” con sede a Milano, esercente la dichiarata attività di commercio all’ingrosso di computer e materiale informatico vario, è indagato per omessa dichiarazione, emissione di false fatture e occultamento e distruzione della contabilità.

Indagato anche un residente nell’agro pontino, legale rappresentante di un’altra società “cartiera” di Roma, evasore totale, dichiaratamente esercente il commercio all’ingrosso di legname, semilavorati in legno e legno artificiale, indagato per emissione di false fatture e omessa dichiarazione.

Tra gli indagati per frode fiscale è presente, inoltre, un cittadino di Battipaglia (SA), residente in provincia di Como, rappresentante di una “società filtro” di Milano, con sede in via Montenapoleone.

Quattro bergamaschi, di cui uno di Treviglio, uno di Zogno e uno di Pagazzano, pure risponderanno di frode fiscale per essersi avvicendati nell’amministrazione di due Srl, una “cartiera” e una “società filtro”, entrambe milanesi. Un altro residente a Bergamo, ma originario di Milano e un pescarese sono stati altresì denunciati per frode fiscale poiché anche loro si sono avvicendati nella gestione delle due società di Milano.

Unicamente per riciclaggio è indagato invece un 63enne residente a Monte Porzio Catone, in provincia di Roma, originario di Frascati (RM).

Esclusivamente di indebita compensazione risponderà un consulente di Velletri (RM), residente a Roma.

Altri due consulenti romani, uno di Zagarolo e uno di Rocca Priora, pure risponderanno di indebita compensazione per aver procacciato i debitori dell’erario (accollati) alla Srl cecinese (accollante).

Una donna, di Monza, residente in provincia di Bergamo, è stata deferita per omessa dichiarazione ed emissione di false fatture in relazione alla gestione di un’ulteriore società “cartiera” con sede a Milano, esercente l’attività dichiarata di commercio all’ingrosso di prodotti petroliferi e lubrificanti per autotrazione e combustibili per riscaldamento.

Una seconda donna, toscana, residente a Bergamo, coniuge del principale indagato, è stata denunciata per riciclaggio di denaro illecitamente accumulato per effetto dell’evasione del marito.

Infine, una terza donna, di Terni, è la 22esima indagata, dipendente della Srl cecinese nonché madre del principale indagato; è stata denunciata, come la nuora, per riciclaggio.

Redazione

Redazione

Urban Livorno è la testata giornalistica che opera esclusivamente online. Dirette, approfondimenti e commenti sulla tua città! Sport, Attualità, Cronaca, Curiosità, Inchieste, tutto a portata di telefonino, per farti vedere, commentare e interagire! URBAN LIVORNO L'occhio sulla tua città!

Altri Articoli

carabinieri
Cronaca

Investe un 75enne sulle strisce: scatta la denuncia per guida in stato di ebbrezza

2 Luglio, 2025
Carabinieri
Cronaca

Rubano in chiesa: denunciata una coppia

1 Luglio, 2025
lutto
Cronaca

Via Pian di Rota: morto un 60enne nello scontro tra due camion

27 Giugno, 2025
Carabinieri
Cronaca

Dramma della solutudine: 55enne trovato morto

25 Giugno, 2025
Carabinieri
Cronaca

Arrestata una coppia per aver violato il provvedimento di avvicinamento alla persona offesa

24 Giugno, 2025
Carabinieri
Cronaca

Fermate sul Romito due donne a bordo di uno scooter rubato

23 Giugno, 2025

Notizie recenti

Stagliano

Leggermente 2025: Davide Bidussa con Pensare stanca e Riccardo Staglianò con Manuale di giornalismo narrativo

2 Luglio, 2025
Gaza Cola

Gaza Cola: l’iniziativa per la ricostruzione dell’ospedale Al Karama

2 Luglio, 2025
concorso fotografico

Donne che fotografano le donne: il concorso fotografico promosso dal Centro Donna

2 Luglio, 2025
carabinieri

Investe un 75enne sulle strisce: scatta la denuncia per guida in stato di ebbrezza

2 Luglio, 2025
bagni

Alla scoperta degli storici stabilimenti balneari

2 Luglio, 2025

Ultimi Video

Facebook Instagram Youtube
Logo_urban_2024_v4
Quotidiano online pubblicato da UP
P.iva 02054160490
redazione@urbanlivorno.it
Privacy Policy | Cookie Policy

PAGINE

  • Redazione
  • Contatti
  • Pubblicità
  • Sitemap

RUBRICHE

  • Notizie in Primo Piano
  • Tutte le notizie
  • Urban Video
  • Livorno FAQs

© 2024 UP di Poggianti Simona | Urban Livorno è una testata giornalistica iscritta al numero n. 09/2018 del Registro Stampa del Tribunale di Livorno
Sito realizzato da Alessio Rossi

Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza le preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Live Video
  • Meteo
  • Redazione
  • Pubblicità
  • Contatti

© 2024 UP di Poggianti Simona | Urban Livorno è una testata giornalistica iscritta al numero n. 09/2018 del Registro Stampa del Tribunale di Livorno
Sito realizzato da Alessio Rossi