I poliziotti della Squadra Mobile della Questura ed i militari del N.O.R.M. della Compagnia Carabinieri di Livorno, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Firenze, hanno dato esecuzione ai provvedimenti cautelari emessi dall’ A.G. minorile nei confronti di cinque giovanissimi ritenuti responsabili di una serie di reati contro il patrimonio commessi, nelle ultime settimane, nel centro cittadino.
Le attività investigative, dirette dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Firenze, hanno consentito di raccogliere gravi elementi indiziari a carico dei cinque ragazzi i quali, avrebbero posto in essere furti o presunti tali in esercizi commerciali.
Presso “ECOWASH” di via Donnini il 15 gennaio furono forzate delle macchinette per la vendita di detersivi ed asportato il denaro.
Tre furti presso la gelateria “LATTE & CO.” di piazza del Municipio, rispettivamente consumati il 28 e il 29 e 30 gennaio.
Presso il ristorante “SAKURA” di via Pieroni nella notte del 30 gennaio fu forzata la porta della cucina sul retro del locale e rubato un telefono I-Phone (“recuperato” dalle Forze dell’ Ordine e restituito al proprietario)
Alla tabaccheria “NOVI” di via Ricasoli il 21 febbraio, fu spaccata la porta di vetro ed asportati “gratta e vinci” per oltre 1.700 euro – poi ricevuti, per percepirne la vincita, da uno degli indagati che non risulta aver partecipato a quel furto – e pacchetti di sigarette per oltre 4.200 euro.
Oltre a tali furti nei negozi, due degli indagati sono indiziati anche di aver rubato e/o ricettato scooter parcheggiati (poi restituiti dalle Forze dell’Ordine ai legittimi proprietari), episodi commessi tra la metà di gennaio e gli inizi di febbraio 2022.
Uno dei due, inoltre, è stato indagato anche per resistenza a pubblico ufficiale, poiché, notato dai poliziotti a bordo di uno scooter rubato, per sottrarsi al controllo ha tentato di fuggire.
L’ Autorità Giudiziaria minorile ha disposto, rispettivamente: nei confronti di due giovani, la custodia cautelare in carcere (i due sono stati associati ad istituti penali minorili del Centro Italia); nei confronti di altri due la misura del collocamento in comunità (i due sono stati accompagnati in strutture minorili in altre regioni d’Italia) e nei confronti della di una ragazza, la misura della permanenza in casa, con l’autorizzazione ad uscirvi per lo svolgimento di un corso formativo o scolastico e di un’ attività di volontariato.
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