Comunicato stampa a firma Alessandro Perini (Lega) sulla questione ippodromo Caprilli
“Ippodromo Caprilli, il Comune evade se stesso. Nonostante le milionarie sovvenzioni statali, in meno di due anni, il gestore ha accumulato una valanga di debiti con il Comune.
Nel bilancio fatto alla stampa il 22 settembre sulla stagione di corse, il sindaco aveva tessuto le lodi della Sistema Cavallo. Una gestione «attenta e curata», aveva raccontato Salvetti. Invece le cose non stanno proprio così. Come avevamo pronosticato nel 2021, la frettolosa riapertura del Caprilli si è rivelata un’iniziativa strampalata e dannosa per le casse comunali. Quello che è peggio è che l’amministrazione non sembra granché interessata a riscuotere quanto le è dovuto.
L’anno scorso, per eseguire i lavori minimi per rimettere in sesto l’impianto, Salvetti ha impegnato 2,3 milioni di risorse pubbliche e lo ha fatto senza alcuna visione sul futuro dell’impianto e dell’ippica. A queste risorse vanno aggiunti i debiti che la Sistema Cavallo ha con il Comune di Livorno. Attualmente siamo nell’ordine superiore ai 100 mila euro. Partiamo dai canoni 2022 per la concessione della struttura, che risultano non pagati per 75.859 euro. Dispiace constatare che, guarda caso, il Comune ha emesso un sollecito di pagamento nei confronti del gestore, solo dopo che ho chiesto la documentazione sulla regolarità dei pagamenti.
Evidentemente l’amministrazione non si era accorta che, dall’inizio dell’anno, non era stata pagata neanche una rata, ma solo un piccolo “acconto”. Per quanto riguarda le utenze, energia elettrica e acqua, il Comune non le ha ancora “quantificate”, ma facendo un conto approssimativo rispetto all’anno precedente possiamo stimarle in (almeno) 15 mila euro. Dulcis in fundo, la TARI. Udite udite, in questo caso il Comune dice di essere davanti ad una «fattispecie impositiva complessa» e quindi, in sostanza, dal 2021 non è stato pagato neanche un centesimo di euro. Eppure, quando a pagare sono famiglie e attività commerciali che non hanno a che fare con la “ribotta” comunale, la fattispecie impositiva non è così «complessa» da calcolare.
Chi di noi conosce qualcuno che attende da due anni che il Comune gli quantifichi la TARI? Insomma, solo nel 2022, la società a cui Salvetti ha affidato l’ippodromo ha risparmiato una bella “sommetta”. I soldi non le mancano: ogni anno la Sistema Cavallo riceve dallo Stato quasi 4 milioni di euro di sovvenzioni per i quali non è nemmeno richiesta alcuna rendicontazione al ministero.”