I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Livorno hanno arrestato un 35enne di origini del Nord Africa in esecuzione ad un provvedimento di aggravamento della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa disposto dal Tribunale di Livorno.
L’uomo, in particolare, era sottoposto alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla persona offesa in forza di una ordinanza cautelare emessa dal Giudice di Livorno lo scorso mese di settembre, scaturita da una serie di segnalazioni di condotte con violazione delle prescrizioni imposte.
Del 35enne, abitante in zona centro, i carabinieri hanno raccolto elementi diversi e gravemente indiziari a suo carico che sono stati tradotti all’autorità giudiziaria. Trattandosi di comportamenti rivolti alla parte offesa spesso anche molto gravi e violenti, è emersa l’inadeguatezza e l’inidoneità della misura vigente, determinando il Tribunale, su proposta della Procura delle Repubblica labronica, ad emetterne aggravamento restrittivo a carico dell’indagato.
L’uomo è fra gli imputati nel processo a carico dei responsabili dell’omicidio preterintenzionale che causò la morte del giovane livornese Denny Magina caduto rovinosamente dal quarto piano di un appartamento di via Giordano Bruno verso la fine di agosto del 2022.
Il 35enne di origini nordafricane, noto ai carabinieri anche per i reati in materia di droga, ha evidenziato una personalità dai tratti marcatamente violenti e insofferente al rispetto delle prescrizioni, motivo per cui l’Autorità Giudiziaria, rivalutata la sua posizione sulla base dell’informativa dei carabinieri, ha emesso nei suoi confronti il provvedimento più afflittivo della custodia cautelare in carcere.
I carabinieri lo hanno pertanto tratto in arresto in esecuzione dell’ordinanza di aggravamento della misura cautelare e ristretto, terminate le procedure di rito, presso la casa circondariale le Sughere di Livorno.