La vita è amara? Non preoccupatevi: ad addolcirla ci pensa lo ‘Zuccherificio’. E – sia chiaro – non si tratta di una nuova fabbrica che sta per insediarsi in città, ma della novità musicale che riscalda e rischiara queste fredde e tenebrose giornate invernali. E lo fa con un’atmosfera vintage che richiama ritmi, suoni e profumi che furono. D’altronde il primo singolo dello ‘Zuccherificio’ si intitola ‘L’estate del ‘53’ quando Fausto Coppi diventò campione del mondo ed Elvis Presley debuttò con una canzone dedicata alla madre.
Ma chi sono gli operai dello ‘Zuccherificio’? Volti e voci conosciute in tutta Italia: formato da Emiliano Geppetti alla voce e alla chitarra, Carlo Bosco al pianoforte, tastiere e synth, Raffaele Commone alla batteria e Fabrizio Balest al basso. Insomma: nello ‘Zuccherificio’ c’è tanto (i tre quarti) dei Gary Baldi Bros che da anni fanno impazzire e giovani (e i diversamente giovani) in ogni dove. Ecco perché la catena di produzione cantautoriale dello ‘Zuccherificio’ è oliata e abbina talento a trovate geniali come l’accostamento al film ‘La fredda estate del ‘53’ che narra la resistenza di un villaggio a una banda di criminali resi liberi da un’amnistia nell’Urss. E proprio come i due condottieri di quel villaggio, in amore c’è da resistere a questo mondo che sembra di merda.
Godibile anche il videoclip (riprese e montaggio di Veronica Metalli, registrazioni Jackf Studio, Marco Gorini fonico di mix) che ricorda il coro di ‘Altrimenti ci arrabbiamo’ che vedeva Bud Spencer e Terence Hill sottrarsi al tiro di un cecchino soprannominato ‘Il violinista’.
Insomma: Emiliano Geppetti e la sua band hanno fatto di nuovo centro. E questo è solo l’inizio!