La sala di lettura dell’Emeroteca comunale di via del Toro è stata intitolata al giornalista e scrittore livornese Aldo Santini (1922-2011).
La cerimonia di intitolazione si è svolta questa mattina martedì 5 luglio, in occasione del centenario della nascita di Santini, al quale il Comune assegnò nel 2011 la Livornina d’oro, massima onorificenza cittadina. Presente l’assessore alla cultura del Comune di Livorno Simone Lenzi
L’Emeroteca, parte integrante della Biblioteca Labronica “F.D.Guerrazzi” è una struttura che raccoglie e conserva periodici, editi dal 1700 ad oggi. I circa 4.000 periodici cessati custoditi nell’Emeroteca, di diversa consistenza, costituiscono un complesso documentario, assai prezioso, tra cui sono presenti rari periodici a carattere letterario, fioriti in varie parti della penisola, e a carattere politico, soprattutto del periodo risorgimentale. Sono conservati in via del Toro anche importanti collezioni di periodici stranieri – soprattutto inglesi e francesi – ed alcune tra le più significative riviste letterarie della prima metà del Novecento, oltre a 400 testate dei periodici correnti, di tutte le aree disciplinari, rispondendo alle esigenze documentarie più diversificate e sofisticate.
Quanto mai pertinente dunque l’intitolazione della sala di lettura dell’Emeroteca alla memoria di un illustre giornalista e scrittore che si è distinto in ambito cittadino e nazionale, anche al fine di rafforzare i valori sociali e culturali, connessi al ruolo ed alla funzione di un centro di pubblica lettura.
Tra l’altro nel 2012 la famiglia di Aldo Santini donò al Comune il ricco materiale bibliografico, documentario e fotografico appartenuto al giornalista, la cui vita professionale ha attraversato con i suoi articoli ed i suoi libri quasi un secolo di storia sociale, politica e di costume.
Santini scrisse infatti decine di libri e da inviato dell’Europeo (approdò al settimanale nel 1968 dopo i primi passi al Tirreno) ha seguito per decenni tutti gli avvenimenti più importanti a livello nazionale ed internazionale.
A livello locale è stato poi il vero “cantore” della livornesità e di Livorno, di cui ha raccontato 40 anni di storia e di storie vere.
Foto:Simona Marzi