Rotary Mascagni, Centro Artistico Il Grattacielo, con il patrocinio del Comune, insieme per gli orfani di femminicidio. Venerdì 26 gennaio alle ore 21 al Teatro Goldoni lo spettacolo di beneficenza “Voci di donna. Lettere a Mascagni” di Eleonora Zacchi
Possiamo immaginare che esista una situazione peggiore che il vedere la propria madre uccisa dalla violenza del suo compagno? Possiamo pensare che ciò possa cancellarsi dalla memoria anche se accade quando i figli sono in tenera età? Risulta difficile per ognuno di noi immaginare tutto questo, ma proviamo a pensare a ciò che è accaduto e, purtroppo continua ad accadere, tra le mura domestiche in moltissimi casi femminicidio che avvengono in presenza di minori. Ed anche se i figli non sono vicini alla madre in quei tragici momenti come si fa dir loro che la mamma non c’è più perché è stata uccisa?
Poi arriva inesorabile il dopo, i giorni successivi, i mesi e gli anni a seguire e questi bambini, vittime innocenti di una violenza inaccettabile, devono trovare una sistemazione, avere una casa, una nuova famiglia.
Il progetto AIRONE si occupa in modo specifico degli orfani di crimini domestici. Il Rotary Club Livorno “Mascagni” ha organizzato insieme al Centro Artistico “Il Grattacielo”, con il patrocinio del Comune di Livorno, lo spettacolo “Voci di donna. Lettere a Mascagni” che andrà in scena venerdì 26 gennaio prossimo alle ore 21 ed il cui ricavato netto andrà a favore del progetto AIRONE.
Il biglietto, costo 20 euro, è in vendita al Teatro Goldoni il giovedì e venerdì dalle 10 alle 13 e il mercoledì, venerdì e sabato dalle 16 alle 19.30, tel. 0586 – 204290.
Il progetto e lo spettacolo sono stati presentati questa mattina in Sala Cerimonie a Palazzo Comunale alla presenza dell’assessore al Sociale Andrea Raspanti, della presidente del Rotary Mascagni Annalisa Verugi e di Eleonora Zacchi direttrice artistica del Centro Artistico Il Grattacielo.
IL PROGETTO AIRONE
Il progetto AIRONE, coordinato dall’Associazione Il Giardino Segreto, si prefigge la costruzione di una solida rete che sostenga gli orfani nella loro crescita, anche attraverso la creazione di 6 centri regionali in cui opera una équipe multidisciplinare di 8 esperti, coadiuvata da un “tutore familiare”, che svolgerà un ruolo di mediazione tra la rete dei professionisti e le famiglie affidatarie per una presa in carico individualizzata.
E’ prevista l’erogazione di “doti educative” da impiegare in un piano individuale di aiuto, nella fornitura di beni e servizi educativi per i bambini ed i giovani beneficiari del progetto fino a 21 anni di età. Verranno realizzate attività di inclusione sociale, di orientamento al lavoro, di orientamento scolastico, di percorsi professionalizzanti e di attività residenziali oltre che interventi di carattere socio sanitario.
Il Rotary Club Livorno “Mascagni” è particolarmente impegnato sul tema del contrasto al fenomeno dei femminicidi attraverso un’opera di sensibilizzazione con interventi di operatori qualificati e la realizzazione di progetti di sostegno concreto. È proprio in quest’ottica che è stato organizzato lo spettacolo teatrale “Voci di donna. Lettere a Mascagni” partecipando al quale tutti possono dare un contributo concreto al sostegno del progetto AIRONE.
LO SPETTACOLO
Nello spettacolo le protagoniste delle opere di Mascagni, sopravvissute al grande maestro e con le loro storie divenute personaggi eterni sono in grado, ancora ad oggi, di raccontarsi tramite le lettere idealmente inviate al musicista. I racconti coinvolgono chi le ascolta in un flusso appassionante di pensieri e riflessioni. La condizione della donna è al centro e l’arte ci comunica verità. Ritroviamo storie di donne che appaiono immutabili ed immortali nella loro contemporaneità. Dalla favola nera di Iris, con la sua infanzia negata, passando per la giovane Isabeau che riconosce nell’Amore l’unico grande e giusto sentimento che dovrebbe muovere il mondo per arrivare a Santuzza e al dramma della gelosia che annebbia la ragione. Uno spettacolo di grande pathos ed atmosfera, accompagnato dalla musica dal vivo e dalla voce delle cantanti che avvolgono lo spettatore. Un viaggio alla scoperta dell’opera e dell’animo umano, dove la gelosia, il potere e l’abuso ruotano senza spazio e senza tempo attorno all’amore.
Testo e regia sono di Eleonora Zacchi, gli interpreti Eleonora Zacchi e Riccardo De Francesca, soprano Rachel Stellacci, mezzo soprano Laura Brioli, pianoforte Scilla Lenzi, supervisione artistica Emanuele Gamba, produzione Centro Artistico il Grattacielo -Contrada Badessa.
I bambini ed i ragazzi le cui madri sono state vittima di femminicidio hanno diritto ad avere una vita piena, ricca di affetti e di calore. È questo l’auspicio e l’impegno che dobbiamo prenderci nei loro confronti. Restituire loro quello che la violenza cieca ha tolto non sarà possibile, ma la società civile dovrà impegnarsi per esaudire un desiderio semplice e bellissimo che è stato espresso da un bambino: “voglio tornare ad essere felice”.”