Comunicato stampa a firma Giovani democratici Livorno
“IL CONSOLE ONORARIO DI ISRAELE NON PUO’ PRESIEDERE LA FONDAZIONE DEL
MEYER DI FIRENZE” è questo l’appello lanciato dai Giovani democratici al Presidente Giani
per chiedere di rimuovere il presidente del più grande ospedale pediatrico della Toscana,
Marco Carrai. La petizione ha raccolto velocemente molte adesioni tra cui quella dei giovani
democratici della Toscana e delle singole Federazioni locali, ma anche quella del movimento
cinque stelle regionale e della segreteria regionale di Sinistra Italiana nonché delle loro
corrispettive giovanili.tra i primi firmatari anche Maurizio Brotini, presidente di Ires Toscana e
già segretario regionale della Cgil Toscana.
“Carrai è console onorario di Israele per toscana, Emilia-Romagna e Lombardia” spiega
Enrico Bruni, segretario dei GD Pisa “ dopo le forti prese di posizione da parte del presidente
della regione Puglia, del presidente della regione Emilia-Romagna e dopo i passi in avanti
fatti dal presidente Giani a favore dell’autodeterminazione del popolo palestinese, crediamo
che la politica Toscana debba adesso lanciare un forte segnale”
“Le parole non fermeranno quello che sta compiendo il Governo Netanyahu verso i bambini
e le bambine: 20 mila morti, il 93% è a rischio critico di carestia e migliaia non possono
essere curati per la carenza di medici e medicine.
Per questo le proposte di legge regionale, depositatati dal Partito Democratico e M5S, non
possono essere solamente un manifesto di intenti, ma devono fin da subito essere un atto
sostanziale. Dobbiamo interrompere tutte le relazioni con il Governo di Israele e i suoi
rappresentanti nella
Regione Toscana, non ci possono essere tentennamenti” afferma Bernardo Taddei,
segretario dei GD della Federazione di
Livorno.
“I Giovani Democratici denunciano da tempo il massacro a Gaza, rispetto al quale non ci
siamo mai vergognati ad associare la parola genocidio” lo rivendica Simone Zetti segretario
GD Firenze. “Adesso che finalmente molte istituzioni stanno scegliendo in modo chiaro di
stare dalla parte di chi ne è vittima, ci auguriamo che non servano ulteriori migliaia di morti
prima di porre fine a questa macabra incompatibilità etica di ruoli”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il segretario regionale della giovanile del PD, Filippo
Giomini: “l’etica pubblica nella quale crediamo interroga le coscienze di ciascuno di fronte ai
crimini commessi da Netanhyau in Palestina e non può lasciare spazio ad ambiguità. Non si
mette in dubbio il lavoro svolto in qualitá di Presidente della Fondazione Meyer, tuttavia
ciascun funzionario pubblico dovrebbe praticare i principi democratici scolpiti nella nostra
costituzione; diversamente e rimanendo indifferenti si conservano ruoli ma non i valori a cui
le istituzioni sono deputate a dare rappresentanza”.