Livorno, 28 agosto 2020 – Servizi educativi 0-6: Il 1 settembre le riunioni con i genitori dei nuovi iscritti, il 2 partono gli inserimenti, il 7 le mense.
Nonostante la straordinarietà dovuta all’emergenza Covid-19, i servizi educativi comunali 0-6 riaprono regolarmente il 1 settembre con le riunioni per i genitori dei nuovi iscritti, e il 2 settembre con gli inserimenti dei bimbi.
Il 7 settembre parte il servizio di mensa (anche in anticipo rispetto ad anni passati).
Nessuno slittamento nei tempi, e anzi, in più, un notevole investimento di energie e risorse economiche comunali per la prevenzione del coronavirus, con misure di sicurezza stringenti in ogni struttura del Sistema Integrato Infanzia 0-6, anche in quelle convenzionate con il Comune.
Misurazione della temperatura ogni mattina, insegnanti con visiere e mascherine (le FFp2), bambini divisi in piccoli gruppi con educatrici/insegnanti di riferimento per evitare eccessive promiscuità e facilitare l’identificazione, appunto, solo del gruppo e non di tutto il servizio educativo, nel caso eventuale in cui un bambino (o un suo familiare) risulti positivo al Covid-19.
Ingressi e uscite in orario concordato per evitare assembramenti, gel disinfettante ad ogni accesso, obbligo di mascherina per l’accompagnatore.
Il Comune ha stanziato per ora 2 milioni di euro sulla parte degli investimenti e farà una variazione di parte corrente per circa 600mila euro, per la nuova organizzazione dovuta all’emergenza Covid. Tutto questo senza che vi siano aumenti di costi per le famiglie.
Vengono inserite sempre per gestire le modalità anti Covid-19 anche 20 insegnanti in più rispetto all’anno passato, a tempo parziale (in ogni servizio ci sarà infatti una educatrice/insegnante in più dello scorso anno), perché ogni piccolo gruppo sia seguito costantemente da una educatrice. Anche questo costo sarà a carico del Comune.
In ogni servizio/scuola dell’infanzia vi sarà poi un referente Covid che avrà il compito di prendere in carico il bambino che presenti sintomi compatibili con il virus, avendone cura in uno spazio separato, adeguato allo scopo, avvisando la famiglia e tenendo i rapporti con l’Asl.
Le famiglie dovranno firmare un patto di corresponsabilità con i servizi/le scuole, impegnandosi a loro volta a rispettare scrupolosamente e rigorosamente le misure di precauzione e sicurezza previste dalle norme nazionali anti Covid e dagli specifici protocolli locali. Questo, a tutela dei propri bambini e di tutti gli altri.
Per evitare assembramenti agli ingressi e garantire il distanziamento all’entrata e all’uscita
- In tutte le strutture comunali saranno individuati e indicati più accessi e/o uno scaglionamento degli orari di entrata ed uscita per evitare il più possibile assembramenti e promiscuità tra i gruppi.
- Ogni ingresso sarà presidiato da personale con termoscanner per la misurazione della temperatura al bambini. Gli adulti dovranno firmare ogni mattina una dichiarazione attestante il loro stato di salute (assenza di febbre superiore ai 37.5°o di sintomi riferibili al Covid-19).
- Se il bambino ha temperatura superiore a ai 37.5°non potrà entrare a scuola e il genitore dovrà riportarlo a casa, avvisando il pediatra.
- Ai familiari è richiesto di concordare con gli educatori l’orario di arrivo e di uscita. Per facilitarli e ridurre la possibilità di assembramento è stata ampliata la fascia di orari (entrata tra le 7.30 e le 9.30, uscita tra le 14.45 e le 15.30; inserita quest’anno la possibilità di fare uscire il bambino tra le 13.00 e le 13.15 dopo il pranzo).
- Il bambino deve essere accompagnato e ripreso da un solo adulto (attenzione, questo non vuol dire che un’unica persona per tutto l’anno si deve occupare di portarlo e riprenderlo da scuola, ma che all’entrata e all’uscita non può andare con il bambino più di una persona alla volta); come negli anni passati oltre alla coppia genitoriale vi sarà la possibilità di delegare altre due persone.
- Tutti gli adulti dovranno indossare la mascherina. Agli ingressi vi saranno le colonnine con il gel disinfettante.
Che cosa accade se un bambino durante l’orario scolastico presenta sintomi compatibili con il Covid-19
Se il bambino si sente male nell’orario scolastico, presenta febbre e/o sintomi respiratori, verrà affidato dall’insegnante al referente Covid presente in ogni struttura, che ne avrà cura in uno spazio adeguato (una stanza dedicata, individuato a priori in ogni scuola) e avviserà i familiari.
Questi dovranno andare a prendere il bambino in tempi brevi e avvisare il pediatra o medico curante che deciderà il da farsi (visita, eventuale tampone), ecc
Nell’eventualità in cui il caso di positività al Covid-19 venga confermato, l’Asl contatterà la struttura (i rapporti saranno tenuti dal referente Covid-19) per avere i riferimenti per il “tracciamento” e sottoporre a tampone chi è stato in contatto diretto con il bambino.
In caso di assenza del bambino per più di tre giorni sarà necessario il certificato (in questo senso non cambia nulla dagli anni passati).
Se si tratta di assenza per Covid-19 il rientro dovrà essere autorizzato e certificato dall’Asl.
Il patto di corresponsabilità scuole-genitori
I genitori devono firmare obbligatoriamente a inizio anno scolastico un patto di corresponsabilità con la scuola, per accettare e condividere le misure organizzative, igienico-sanitarie e i comportamenti individuali volti al contenimento della diffusione del contagio da Covid-19.
In particolare, il genitore (o titolare di responsabilità genitoriale) deve dichiarare:
- di essere a conoscenza delle misure di contenimento del contagio vigenti alla data odierna;
- che il figlio, o un convivente dello stesso all’interno del nucleo familiare non è sottoposto alla misura della quarantena ovvero che non è risultato positivo al COVID-19;
- di impegnarsi a trattenere il proprio figlio al domicilio in presenza di febbre (uguale o superiore a 37,5°) da misurare quotidianamente prima di accedere alla struttura, oppure in presenza di sintomatologia respiratoria e di informare tempestivamente il pediatra e il responsabile della struttura della comparsa dei sintomi o febbre;
- di essere consapevole ed accettare che il proprio figlio possa essere sottoposto a misurazione della febbre con termometro senza contatto prima dell’accesso alla struttura e che, in caso di febbre uguale o superiore i 37,5° o di presenza delle altre sintomatologie sopra citate, non potrà essere ammesso alla struttura e rimarrà sotto la sua responsabilità;
- di essere consapevole ed accettare che, in caso di insorgenza di febbre (uguale o superiore a 37,5°) o di altra sintomatologia (tra quelle sopra riportate), l’Ente Gestore provvede all’isolamento immediato del bambino e ad informare immediatamente i familiari che dovranno recarsi nel minor tempo possibile presso il Centro/Nido/Scuola per prendere il bambino/la bambina;
- di essere consapevole che il proprio figlio/a dovrà rispettare le indicazioni igienico sanitarie all’interno della struttura;
- di essere stato adeguatamente informato dai responsabili della struttura di tutte le disposizioni organizzative e igienico sanitarie per la sicurezza e per il contenimento del rischio di diffusione del contagio da Covid-19 ed in particolare: delle disposizioni per gli accessi e l’uscita dalla struttura;
- di non poter accedere, se non per situazioni di comprovata emergenza, alla struttura durante lo svolgimento delle attività ed in presenza dei bambini;
- di impegnarsi ad adottare, anche nei tempi e nei luoghi della giornata che il proprio figlio non trascorre nella struttura, comportamenti di massima precauzione circa il rischio di contagio.
I numeri del Sistema Integrato Infanzia 0-6
Tutte queste procedure messe in campo dal Comune di Livorno per la prevenzione del Covid-19, riguardano nel nuovo anno scolastico oltre 1800 bambini livornesi accolti dal Sistema integrato Infanzia 0-6.
Quest’anno i nuovi iscritti che entreranno nelle strutture del servizio 0-3 sono 575, 390 sono le conferme.
Le domande inizialmente sono state inferiori agli anni passati (690 rispetto alle 759 del 2019) probabilmente scoraggiate dalla paura del Covid ma anche dal fatto che si potevano presentare solo online). Finito il lockdown le domande però si sono allineate ai numeri del passato.
Per il servizio 3-6 i nuovi iscritti (provenienti dai nidi) sono 314, gli altri 521 sono conferme.
Gli interventi del Comune sugli edicifici delle scuole statali fino alla secondaria di primo grado (medie)
Ferma restando l’autonomia scolastica, il Comune di Livorno, previ incontri con tutti i dirigenti scolastici, è intervenuto su tutti gli edifici di scuole statali fino alla secondaria di primo grado (medie), per effettuare, quando necessario, modifiche strutturali che si siano rese necessarie per garantire il distanziamento previsto dalle linee guida ministeriali.
Per gli edifici che presentavano criticità in tal senso (le “Micali” di via Marradi e a Montenero, le Mazzini sul viale Carducci per le quali è stata messa a disposizione la ex Circoscrizione 4, Sono stati anche individuati dal Comune stesso spazi nelle vicinanze di alcuni plessi per ampliare gli spazi per la didattica.
È intervenuto a svuotare le aule e posizionare i nuovi banchi monoposto (un certo numero di banchi è stato acquistato con risorse comunale).
Il Comune garantisce inoltre il servizio mensa per tutte le scuole statali, a partire dalla data che sarà indicata da ciascun direttore didattico.
A questo link un video con le istruzioni alle famiglie per la prevenzione del Covid-19: https://www.youtube.com/watch?v=swLOF4SNmwo&feature=youtu.be