Comunicato stampa a firma della Portavoce della Conferenza Donne Democratiche del territorio di Livorno Rita Villani
Siamo rimaste molto stupite ieri quando abbiamo visto il manifesto e la documentazione fotografica dell’iniziativa “Centro per l’innovazione delle tecnologie del mare di Livorno: attività e prospettive future” svolta nella sala cerimonie di Palazzo Comunale di Livorno :nell’intento di valorizzare gli enti di ricerca per l’innovazione delle tecnologie del mare in una prospettiva futura abbiamo visto una rappresentanza tutta maschile . Siamo rimaste stupite e indignate perchè negli enti di ricerca le donne ci sono ma i relatori sono solo uomini .
Le donne ci sono in ISPRA, CNR IBE, nell’Istituto Oceanografico, nel CIBM e svolgono attività di ricerca nella nostra città nelle materie afferenti l’ambiente e le tecnologie del mare . Per di più è unanimemente condivisa la convinzione della necessità che cresca la partecipazione delle donne ai percorsi STEM, si sono accesi i riflettori sulla possibilità che le donne scelgano percorsi di carriera nelle materie scientifiche e tecnologiche , infatti tutte le organizzazioni politiche che si occupano di Parità di Genere hanno evidenziato la necessità di rimuovere tutti gli ostacoli che le ragazze incontrano difronte al desiderio di intraprendere studi scientifici e carriere professionali di ricerca.
La presenza delle donne negli istituti di ricerca applicata alle tecnologie innovative è significativa del progressivo superamento del pregiudizio che ha visto per decenni nella realtà italiana sia nell’orientamento scolastico che nelle scelte di impiego indirizzare le donne come più “adatte” ad occuparsi di materie letterarie ed a preferire carriere dedicate all’insegnamento piuttosto che alla ricerca scientifica applicata. Il mondo progressista – partiti e società civile – ha promosso il rovesciamento di questo paradigma culturale che relegava le donne in un recinto di genere e tante sono state le occasioni pubbliche in cui nell’ambito formativo e di istruzione le ragazze sono state incoraggiate ad impegnarsi nelle materie STEM
Fra le occasioni di evidenza nazionale ricordiamo la presa di posizione pubbliche di diverse parlamentari donne ma anche di uomini come ad esempio Giuseppe Provenzano, esponente del Partito Democratico, il 7 Giugno 2020 nella veste di Ministro per il Sud rinunciò pubblicamente al tavolo di lavoro sulla ripartenza dopo la pandemia organizzato dall’Associazione Mecenate 90 al quale erano stati invitati solo uomini. Davanti al panel tutto maschile il Ministro disse “ ….è l’immagine non di uno squilibrio, ma di una rimozione di genere. Mi scuso con organizzatori e partecipanti, ma la parità di genere va praticata anche così: chiedo di togliere il mio nome alla lunga lista. Spero in un prossimo confronto. Non dimezzato, però.”
Ecco ci sarebbe sembrato opportuno per il progresso culturale della nostra città che almeno uno dei rappresentanti politici e/o scientifici chiamati ad intervenire sul futuro del CITEM (Centro per l’innovazione e tecnologie del mare ) di cui fanno parte tutti gli Enti di ricerca collocati fra Dogana dell’acqua e Scoglio della regina , avesse notato la mancanza di relatrici e l’avesse considerata una insopportabile e grave omissione e avesse rinunciato pubblicamente alla sua partecipazione per stimolare tutti e tutte a superare la “rimozione di genere”.
Il nostro pensiero va alle donne che quotidianamente si dedicano alla ricerca in quegli enti con passione e competenza e ricordiamo che in quell’ambito abbiamo nomi di eccellenza come quello di Cecilia Iastri , che adesso è a Singapore, e che ha diretto il Centro di Biorobotica a Livorno fino a qualche tempo fa . A loro va il nostro incoraggiamento ad andare avanti .
Il fatto che nessuno abbia pensato che all’iniziativa di ieri mancasse la rappresentanza femminile è una sconfitta per tutti e tutte . Vogliamo credere che sia un isolato incidente di percorso visto che il programma del Sindaco Luca Salvetti fa più volte riferimento ad implementare l’uguaglianza di genere in tutti gli ambiti della vita della città di Livorno. Noi continueremo a vigilare.