Curare i pazienti con carcinoma tiroideo aggressivo sul territorio, senza lunghi spostamenti dalla zona di residenza al luogo di cura. Se ne occupa uno specifico gruppo oncologico dell’Azienda USL Toscana nord ovest, da poco costituito, coordinato dal dottor Daniele Barbaro e composto da una equipe di endocrinologi e medici di medicina nucleare provenienti dai principali ospedali dell’azienda.
Questi tumori sono fortunatamente rari e comprendono in realtà sia il carcinoma tiroideo iodorefrattario sia alcuni carcinomi midollari. La nuova equipe ha il compito specifico di trattare e seguire i pazienti che ne sono affetti e che mostrano malattia progressiva.
Dottor Daniele Barbaro, direttore reparto di Endocrinologia di Livorno
“I carcinomi tiroidei a partenza dalle cellule follicolari iodo-refrattari sono tumori della tiroide che non rispondono al trattamento con radio-iodio, la normale terapia che si applica in questi casi. Esistono tuttavia farmaci efficaci che possono tenerli sotto controllo, ma il loro uso richiede particolari regole prescrittive e un’elevata esperienza clinica. All’Unità operativa di Endocrinologia dell’ospedale di Livorno questi farmaci sono usati già da anni, con importanti risultati clinici, diventati anche oggetto di diversi articoli pubblicati su riviste internazionali Al reparto di Endocrinologia di Livorno, infatti, svolgiamo una importante attività di ricerca. A breve, per esempio, partirà uno studio innovativo sulla redifferenziazione dei carcinomi tiroidei iodio-refrattari. Il carcinoma tiroideo a partenza dalle cellule follicolari, infatti, ha una prognosi eccellente, con l’eccezione come già detto, di alcune forme scarsamente differenziate e di quei casi che, appunto perdono la capacità di captare lo iodio. Lo studio indagherà la ripresa della captazione dello iodio utilizzando alcuni farmaci già in uso. Tutto questo anche grazie ad una chirurgia tiroidea aziendale di alto livello diretta dal dottor Giancarlo Basili e uno degli ultimi lavori, una review, circa le indicazioni chirurgiche nel carcinoma tiroideo è stata citata fra i lavori dell’anno al meeting dell’European Thyroid Association a Bruxelles 2022. A Livorno svolgiamo anche ricerche di base ed in particolare uno studio innovativo circa l’impiego di nanoparticelle superparamagnetiche in campo oncologico. Senza scendere nelle specificità tecniche di questo tipo di lavori scientifici, è importante sottolineare che questa attività di ricerca rappresenta un importante valore aggiunto per le nostre strutture ospedaliere anche perché condotta con esperti e medici di tutta la nostra Asl e di altri importanti istituti sanitari italiani”