Indiani deve anche sostituire in difesa lo squalificato Risaliti
Facciamo i debiti scongiuri: l’ultima volta che il Livorno ha affrontato all’Armando Picchi un’avversaria nel breve volgere di tre giorni tra campionato e Coppa Italia (è successo a inizio mese con il Ghiviborgo) perse in casa per poi riprendersi il maltolto nella competizione tricolore. Stavolta tocca al Seravezza giocare due volte di fila all’Ardenza e la squadra di Mister Brando ha tutta l’aria di essere pericolosa proprio come quella di Bellazzini. Il Livorno però è forte ed è consapevole di questa forza. E mai come domani (fischio d’inizio alle 14.30) servirà la conferma di questa superiorità, perché gli Amaranto sono feriti. In settimana hanno ufficialmente perso per il resto del campionato la loro arma tattica migliore, il grimaldello con cui spesso hanno scardinato le difese: Riccardo Capparella il cui ginocchio ha fatto crac nel campo molle di Poggibonsi l’altra domenica. Ecco. Il Livorno deve vincere per lui. Per risollevarlo nel morale, comunque tenuto alto dai tanti attestati di stima e affetto arrivati al giocatore da parte dei tifosi amaranto.’ E deve dimostrare di saper vincere senza uno Giacomo Risaliti, il ministro della difesa (con il vizio del gol) che seguirà la partita dalla tribuna perché squalificato. Paolo Indiani dovrebbe sostituirlo con Siniega che quindi tornerebbe al suo originario ruolo di centrale di difesa. Al posto di Capparella potrebbe invece giocare Currarino, così come accaduto domenica scorsa allo ‘Stefano Lotti’. Servono i tre punti per proseguire la fuga, per spegnere i bollenti spiriti di chi insegue, per far capire che quest’anno non c’è spazio per nessuno e che in questa serie D girone E comanda solo il Livorno.
Foto Novi Us Livorno 1915