Gara uno dei play off nazionali non va come sperato. Agropoli espugna (seppur di soli due punti ottenuti all’ultimissimo tuffo, per un errore banale dell’attacco labronico) il campo del Jolly Acli Basket Livorno (50-52). Una partita equilibratissima, dominata dalla tensione, dai tanti errori commessi (specie in attacco), risultati alla fine letali. Adesso non c’è altra via che vincere in Campania (di almeno 3 punti), e per far questo servirà una prestazione ben diversa.
Il tabellino: Ceccarini 10, Orsini 7, Sassetti 12, Rosellini 3, Evangelista 4, Costa 9, Giari 3, Egwoh 2. All. Menichetti. Dt. Pistolesi.
Le parole del direttore tecnico Marco Pistolesi il giorno dopo gara uno
«Abbiamo fornito una prestazione deludente dal punto di vista balistico, statistico, con le percentuali di tiro che sono venute meno, e questo ci ha penalizzato. Abbiamo commesso tanti errori tecnici: passaggi sbagliati in situazioni dove avremmo dovuto tirare, troppe letture sbagliate. E questo non ci ha consentito di trasformare almeno cinque o sei contropiedi. E in una partita con un punteggio del genere, ha la sua importanza».
«Una cosa che mi fa essere davvero molto arrabbiato, è l’atteggiamento mentale, di attitudine, di alcune. Non è possibile che la migliore del reparto lunghe sia Raffaella Costa che ha 39 anni, e che era partita esclusivamente per dare una mano in allenamento. Abbiamo lunghe che non incidono sulla partita: non dominano a rimbalzo, non prendono iniziative, non tengono un pallone in attacco, e fanno errori banali contro una squadra che di lunghe ne ha mezza. Questa è la cosa peggiore».
«Devo invece fare un plauso alla più giovane, Irene Sassetti, la migliore in campo, per quanto riguarda il Jolly, ha dimostrato che con personalità e coraggio le cose si possono fare. In qualsiasi circostanza. Occorre che prendiamo esempio da lei, dal coraggio, dalla faccia tosta e dall’energia che ci ha messo».
«Gara due è una gara senza domani. O andiamo laggiù e vinciamo da tre in su, o siamo eliminati. È necessaria una presa di responsabilità da parte di chi sa bene di non aver giocato la sua miglior partita in gara uno, e dimostrare di essere la squadra costruita con l’obiettivo del salto di categoria. La prestazione dal punto di vista dell’impegno e della dedizione deve essere massima. Buttare il cuore oltre l’ostacolo, lottare su ogni pallone, giocare E prendere esempio dallo spirito livornese che ha messo in campo Irene. Tutti abbiamo fatto errori. In settimana lavoreremo sulle cose che abbiamo fatto peggio per migliorale. E mantenere il buono che abbiamo fatto. E lavorare per fare cose diverse che possano creare difficoltà alla squadra avversaria. E anche Sara Ceccarini ha fatto una partita ottima come atteggiamento, commettendo qualche errore più del solito».
«Andare a Battipaglia per giocare a viso aperto. La partita dura 80 minuti, e potevamo essere pari, due avanti, tre sotto, non conta . Si riparte dal 2-0 per loro con tutto il tempo e le possibilità per portare a casa questa serie»