Togliete la lettera B e l’accento alla parola ‘tabù’ e il risultato sarà Tau. Neanche stavolta il Livorno riesce a battere all’Ardenza la squadra di Altopascio. Anzi: perde e male, 2-4. Il tonfo è clamoroso nella forma, ma anche nella sostanza. Nel maggio del 2022 il ko interno costò la promozione in D, oggi il primato in classifica: gli amaranto sono superati da Pianese e Seravezza.

Il Livorno è privo di Giordani, infortunato e con Cesarini (non al top) e Luci in panchina.

E senza la spina dorsale la squadra è molle. Gioca sotto ritmo e il Tau non soffre mai. Ci sono solo un paio d’occasioni dopo il 20’, ma poca roba. Il bersaglio grosso invece lo centrano gli ospiti con Andolfi che da sotto misura corregge in porta un cross proveniente da destra.

Il Livorno è lungo, non accompagna l’azione offensiva e non protegge la difesa che va in bambola anche sulle palle inattive (traversa ospite dopo una manciata di minuti della ripresa).

L’inizio di secondo tempo che doveva essere veemente, invece certifica la superiorità del Tau che colpisce un palo (Capparella) e poi raddoppia con Andolfi dalla distanza.

Due minuti e il Livorno prova a riaccendere la miccia bagnata con un siluro di Bellini, ma la gioia è effimera.

Grottesca dormita collettiva, palla al centro e subito in porta per l’1-3 ancora di Andolfi che firma l’hattrick e porta a casa il pallone. Pochi minuti e l’umiliazione la firma Biagioni con una botta al volo. Nel finale un palo del Livorno e il gol di Frati su punizione. Che tristezza.
Foto:Simona Marzi