Cinque lunghezze sul Seravezza non sono da considerarsi quando giochi a 300 chilometri da Livorno e sei solo alla 14esima giornata di andata del campionato. Aggiungi pure che l’avversario arriva galvanizzato dalla vittoria nel derby con l’Ostia Mare, non resta altro che partire con la marcia alta. Indiani affida il reparto offensivo a Russo e mai cosa fu più azzeccata. Il numero dieci che ancora non è riuscito ad esprimere il suo vero valore, si fa vedere più volte dalle parti di De Fazio e al minuto 22 con un destro micidiale riesce a portare il risultato in vantaggio 0-1. Il Livorno è l’unico protagonista in quel di Civita Castellana, e trova con Currarino l’altro pericolo per i padroni di casa che chiude il primo tempo con un destro dal limite finito alto sulla traversa. Nei secondi quarantacinque la musica non cambia, il Livorno fa la partita e il Flaminia cerca di contenere, tantè che solo dopo quattro minuti è Rossetti che raddoppia 0-2. Nessun pericolo registrato fino al ventesimo quando Benedetti dal dischetto accorcia le distanze grazie al penalty concesso dal direttore di gara per l’intervento di Cardelli su Ciganda. 1-2. Poco importa il Livorno non arretra. Dionisi e Brenna prima e Malva e Bellini dopo subentrano a Regoli, Borri, Russo e Marinari. Ed è proprio il solito Dionisi che cerca il terzo gol con una bellissima punizione che il portiere riesce a mettere in angolo. Finisce così una gara nettamente dominata dagli amaranto, con Cardelli poco impegnato dagli avversari. Per il tecnico Paolo Indiani la soddisfazione di ritrovare il Russo che conosceva e un Currarino che ha dimostrato qualità e quantità. Sale a 33 punti il Livorno, rincorre a 28 il Seravezza e guardano da lontano il Grosseto e il Siena. Aspettando mercoledì 4 gli ottavi di Coppa Italia.
Foto: Simona Marzi