Il Ca’Moro è affondato, ma non il “Progetto lavoro” che lo ha reso vivo e vitale in tutti questi anni. “Dietro al Ca’ Moro c’è un enorme sforzo umano per mantenere un ristorante sociale in cui lavorano i ragazzi e tanto altro personale; la difficoltà riguarda tutti. – così parla Daniele Tornar, e prosegue – Era il sogno di una vita, i ragazzi ci stavano bene e si sentivano molto gratificati.”

L’imbarcazione non è recuperabile a causa dei danni troppo gravi. Va rimossa, e di questo si occupa un coordinamento in Comune con Autorità portuale e Capitaneria per definire il percorso di smaltimento.

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In questo momento, ad eccezione della certezza di dover rimuovere l’imbarcazione, non c’è ancora un progetto definito per i ragazzi rimasti disoccupati. Idee e proposte ne stanno arrivando, le valuteremo con molta razionalità per fare la scelta più adeguata e realizzabile, ma non debbiamo agire sull’onda dell’emotività, le scelte saranno valutate in CdA e condivise con le famiglie dei ragazzi. Ovviamente il settore alberghiero/ristorazione è il preferito dei ragazzi, dove sanno esprimersi al meglio. Cercheremo di continuare in questa direzione.

Grazie alla generosità di tutti stanno arrivando molte donazioni e offerte di supporto da aziende per il recupero, oltre che da enti ed istituzioni.

Sicuramente queste risorse saranno impegnate anche per lo smaltimento. Il Concerto organizzato in due giorni è stato un grande successo e di questo ringraziamo il Comune, la Fondazione Lem e Cortomuso oltre a tutti gli organizzatori.

La Campagna raccolta fondi continua su GofundMe e attraverso il c/c dedicato, di seguito le indicazioni per le donazioni