Ieri mattina, nella sala Cerimonie del Comune di Livorno si è parlato di interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano. Le due assessore Giovanna Cepparello e Sivlia Viviani (Ambiente e Urbanistica) hanno illustrato le varie azioni possibili in questo ambito. L’obiettivo di queste sarà ridurre la vulnerabilità del territorio a fronte dei diversi impatti del cambiamento climatico.
La prima azione riguardante il cambiamento climatico
La prima importante partita è il finanziamento del “Programma sperimentale di interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano”. L’iniziativa appartiene alla Direzione per il Clima, l’Energia e l’Aria (CLEA) del Ministero della Transizione Ecologica. Sarà condotta in stretta collaborazione con l’ANCI e con il contributo scientifico dell’ISPRA. Nello specifico il progetto si occuperà di aumentare la resilienza dei centri urbani ai rischi derivanti dai cambiamenti climatici. In particolare si fa riferimento a alle ondate di calore ed ai fenomeni di precipitazioni estreme e siccità. Si tratta del primo finanziamento diretto da parte del Ministero sul tema dei cambiamenti climatici.
Il finanziamento totale ammonta a 80 milioni di euro. In base a ripartizioni relative al numero di abitanti ed alla superficie del territorio comunale, riceveranno il finanziamento 14 città capoluogo delle città metropolitane e 89 comuni con popolazione superiore a 60.000 abitanti. Al Comune di Livorno spetteranno 687.036 euro.
L’assessora Cepparello ha specificato che l’Amministrazione presenterà la propria candidatura entro il 6 Settembre. I lavori dovranno concludersi entro 24 mesi a partire dall’erogazione dell’anticipo (pari al 20% del finanziamento). E’ urgente e necessario – ha aggiunto l’Assessora – che le città si adattino. Dobbiamo essere consapevoli che le città nel futuro diventeranno più aride e soggette a eventi climatici estremi. Per questo l’Amministrazione Comunale ha adottato un Piano di adattamento ai cambiamenti climatici, e ha istituito un apposito ufficio. Dobbiamo essere in grado di strutturare una strategia complessiva per non farci trovare impreparati.
Il progetto sviluppato grazie ai finanziamenti
Gli interventi candidati al finanziamento riguardano un progetto pilota che interesserà la piazza antistante la Chiesa di Sant’Andrea. Quest’ultimo prevede un ampliamento della pizza, sostituzione pavimentazione con materiale drenante a basso assorbimento di calore, piantumazione di alberi, inserimento di strutture ombreggianti per verde rampicante, realizzazione di zona pedonale, realizzazione di cisterna interrata con doppia funzione, che raccoglie acqua piovana che può essere usata per l’irrigazione’.
Ad aggiungersi ci saranno misure di sensibilizzazione e informazione. Si realizzerà anche una mappatura locale delle isole di calore e piantumazione di alberi nel parco Baden Powell e nell’area tra il Centro di via Levante, la ferrovia e la statale 1.
“L’obiettivo dell’Amministrazione è di utilizzare al meglio le risorse del finanziamento per il bene della città”.
Assessora Viviani
Durante la fase di avvio del progetto l’Amministrazione ha intenzione di confrontarsi con i residenti della zona, per definire alcune scelte in modo condiviso.
I periodi più colpiti dal cambiamento climatico
Durante la conferenza stampa è stato detto che grazie al Consorzio Lamma che ha fornito i dati agli uffici Drenaggio Urbano e Contrasto ai Cambiamenti Climatici. Per quanto riguarda l’aumento delle temperatura i dati hanno mostrato che negli ultimi 10 anni si sono avuti 18 periodi che hanno avuto temperature medie superiori anche di 4° rispetto alla media.
Con riferimento agli eventi di precipitazione intensa sono stati evidenziate le piogge dello scorso 2020 (5/12 e 23-24/09) con cumulati importanti (127 e 88 mm) e l’evento alluvionale del 2017 (202mm), prendendo a riferimento il valore del 90 percentile di 31,2mm. Negli ultimi 10 anni ci sono stati 68 superamenti di tale soglia critica.
Anche grazie a questi dati ci si può rendere conto della vulnerabilità del territorio di fronte gli eventi provocati dal cambiamento climatico. Possono però essere utili anche durante la pianificazione degli interventi per arginare gli effetti potenzialmente distruttivi.
La rete di drenaggio urbana
L’Amministrazione ha istituito nel mese di novembre del 2019 un ufficio dedicato alla gestione della rete di drenaggio urbano. Quest’ultimo ha steso un regolamento della fognatura bianca, ponendosi come obiettivo la regimazione dei nuovi afflussi in fognatura, prescrivendone la laminazione mediante azioni green come tetti verdi, rain garden ecc, o grey quali vasche volano.
Ogni anno per la manutenzione ordinaria delle rete di fognatura bianca si stanziano € 97.600,00 (iva compresa) per la pulizia e €170.750,00 (iva compresa) per lavori edili. In spesa corrente sono inoltre stanziati € 200.000,00 ed altri € 37.500,00 sono destinati alla gestione delle centraline di sollevamento delle acque bianche dei sottopassi ferroviari.
Anche ASA darà il suo contributo nello stabilire delle misure preventive contro gli effetti del cambiamento climatico. L’Amministrazione infatti ha approvato una convenzione per la risoluzione delle problematiche alla foce Felciaio. Tra gli interventi previsti c’è anche la separazione della fognatura bianca dalla mista.
Una particolare attenzione sarà dedicata alla risoluzione delle problematiche del Riseccoli in zona Via del Testaio.