Da quando sono operative le misure per il contenimento della diffusione dell’infezione da COVID-19, l’Ufficio di Polizia di Frontiera Marittima di Livorno ha effettuato un capillare controllo su tutti i passeggeri in arrivo e partenza con i traghetti nonché dei conducenti dei mezzi pesanti in imbarco sugli stessi traghetti e sulle c.d. motonavi RO.RO.
Il bilancio ed i numeri danno la misura di come sono stati applicate le norme sempre più stringenti con il solo obiettivo di preservare la salute pubblica ai massimi livelli consentiti in un ambiente articolato e complesso come è la realtà portuale in esame.
In totale , sono stati controllate 6.381 persone. Di queste, 2.578 erano passeggeri diretti in Sardegna, in Sicilia ed in Corsica. Una minoranza è rappresentata anche dai passeggeri che diretti a Capraia Isola
Ne sono conseguite diverse denunce , sia ai sensi dell’art. 650 del codice penale, per la mancata osservanza dei provvedimenti legittimamente dati dall’autorità , che successivamente per violazione amministrativa dettata dal mancato rispetto di quanto previsto nelle autocertificazioni disposte dall’opera di decretazione d’urgenza posta in campo dal Governo , ad oggi in continua evoluzione .
Inoltre, molti passeggeri sono stati inviati a rientrare al luogo di residenza perché non avevano titolo ad imbarcarsi.
Diversi anche gli interventi richiesti al 118 per casi sospetti, fino ad oggi, tutti risolti con esito negativo.