L’edizione numero 37 della kermesse più longeva e identitaria dell’estate livornese vince la scommessa basata sulla scelta dei tre differenti nuclei di proposta culturale e di spettacolo, tra installazioni artistiche, palchi all’aperto e il ritorno in grande stile degli artisti di strada. Una vittoria certificata dall’affluenza di visitatori – ottantamila in cinque giorni – livornesi, toscani ed anche stranieri. E se l’obiettivo era quello di attrarre il loro sguardo sul quartiere della Venezia e sulla città, come recitava lo slogan 2022, questo è stato pienamente raggiunto grazie a 33 compagnie, 150 spettacoli, 2 scuole di circo, 16 installazioni artistiche, 21 artisti emergenti.
Sindaco di Livorno luca Salvetti
“Ottantamila visitatori in cinque giorni sono un risultato che parla chiaro e ci dice di una formula vincente. Ma c’è stato anche il valore aggiunto della serenità e della fruizione ordinata con le quali i livornesi e i tanti turisti italiani e stranieri hanno vissuto la festa e il quartiere. Altro aspetto importante è stato rappresentato dai risultati in termini di lavoro per tanti settori della filiera turistica. Fulcro di tutto questo – conclude il sindaco – è stato il lavoro della fondazione Lem, motore e braccio operativo della manifestazione in coordinamento con gli uffici comunali. Un’azione di cui, come presidente, vado orgoglioso, soprattutto pensando che solo due anni fa questa struttura era ancora chiusa in un cassetto”.
Assessore al turismo e commercio Rocco Garufo
“L’ottimo risultato di quest’anno si deve senza dubbio alla svolta impressa alla manifestazione e molto agli artisti di strada, che con la loro capacità di coinvolgimento hanno reso Effetto Venezia una festa per visitatori di tutte le età. Altrettanto evidente è il fatto che la diversificazione della proposta di intrattenimento e l’attenzione alla qualità complessiva, compresa quella dei tradizionali mercati, sono stati premianti. D‘altronde, che sarebbe stato un Effetto Venezia di successo si percepiva già dall’affluenza del primo giorno che, diversamente dal solito, si è attestata da subito sui numeri dei giorni successivi, tradizionalmente più frequentati. Per questo – conclude Garufo – pensiamo che, come per Straborgo, l’afflusso abbia premiato anche il commercio. A ulteriore conferma che se la formula di quest’anno può ancora essere migliorata, resta sicuramente da mantenere come riferimento per il prossimo anno”
Adriano Tramonti, responsabile organizzazione eventi della Fondazione Lem
“L’importante affluenza di visitatori ci ha permesso di raggiungere l’obiettivo di facilitare la ri-scoperta del quartiere più caratteristico della città fin nei suoi vicoli più nascosti e negli scorci più suggestivi. Questo grazie anche alle collaborazioni messe in campo con la Fortezza Nuova, con il teatro Vertigo e i partner che ci hanno supportato con entusiasmo, dimostrando il loro attaccamento a questa manifestazione. Già oggi – conclude Tramonti – guardiamo a un’edizione 2023 in cui la luce e l’acqua potrebbero essere protagoniste attive per esaltare ancora una volta la bellezza del quartiere”
Foto:Simona Marzi